Salerno, il procuratore Borrelli: «Le intercettazioni? Indispensabili»

Il magistrato è intervenuto all'incontro organizzato dall'Anm: "Rinunciare ad esse significa rinunciare a perseguire determinate tipologie di reati"

Il procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli
«Le intercettazioni sono uno strumento di indagine indispensabile: rinunciare ad esse significa rinunciare a perseguire determinate tipologie di reati». È stato...

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«Le intercettazioni sono uno strumento di indagine indispensabile: rinunciare ad esse significa rinunciare a perseguire determinate tipologie di reati». È stato questo il senso dell’intervento del capo della Procura del tribunale di Salerno Giuseppe Borrelli nell’ambito dell’incontro organizzato dall’Associazione Nazionale Magistrati per parlare, anche alla luce della recente riforma Cartabia, della finalità delle intercettazioni e del delicato equilibrio tra esigenze investigative e garanzie difensive.

Nell’aula Parrilli del vecchio tribunale di Salerno si sono ritrovati, allo stesso tavolo, magistrati e avvocati. Dopo l’introduzione della presidente dell’Anm, dottoressa Maria Zambrano e i saluti del presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Salerno Gaetano Paolino, è stato il giudice per le indagini preliminari Pietro Indinnimeo a chiarire quali sono i reati per i quali è possibile disporre di tale strumento investigativo che non può essere applicato ad ogni tipologia di reato.

«Le intercettazioni – ha argomentato il procuratore capo Borrelli – risultano indispensabili se pensiamo ad alcuni reati contro la pubblica amministrazione. In caso di corruzione, concussione e turbativa di gara c’è grande omertà soprattutto da parte delle vittime che non hanno il coraggio di denunciare. È maggiormente nell’ambito di tali indagini che le intercettazioni sono fondamentali». «Viviamo in una società – ha affermato l’avvocato Guglielmo Scarlato – che ci intercetta sin dalla nascita: pensiamo agli strumenti per ascoltare i neonati nelle culle, alle operazioni bancarie e ai caselli autostradali. Esistono dei diritti fondamentali che possono essere violati solo attraverso un atto giudiziario che lo giustifichi».

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Il Mattino