Invia alle amiche le foto del figlio nudo, condannato padre-pedofilo a Nocera

Invia alle amiche le foto del figlio nudo, condannato padre-pedofilo a Nocera
È stato condannato per aver diffuso foto del figlio minorenne, a seguito di una denuncia per pedopornografia, attraverso i social network. Foto dirette ad altre persone,...

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È stato condannato per aver diffuso foto del figlio minorenne, a seguito di una denuncia per pedopornografia, attraverso i social network. Foto dirette ad altre persone, delle donne, con l’obiettivo di intavolare delle relazioni virtuali a sfondo sessuale. Il tribunale di Nocera Inferiore lo ha giudicato colpevole, con una pena di due anni e due mesi di reclusione, con la perdita contestuale della potestà genitoriale e l’interdizione dagli uffici in relazione con i minori. Il figlio dell’imputato, all’epoca, aveva sette anni. Stando alle accuse della Procura, l’uomo avrebbe utilizzato le sue foto per poi inviarle ad alcune donne, con le quali intratteneva conversazioni a sfondo sessuale. A scoprire la circostanza fu l’ex compagna, che sporse poi denuncia. Dalle indagini emerse che l’imputato avrebbe mandato anche foto personali, senza vestiti, manifestando intenti sessuali. Per lui il pm aveva mosso anche l’aggravante del ruolo paterno. Da una consulenza tecnica, emerse che la foto del figlio fu inviata almeno una sessantina di volte. Così come emerse l’identità dell’uomo, attraverso un’analisi dei dati personali, contenuti nel suo computer e casella di posta elettronica. I fatti risalgono al 2015. Il processo ha registrato anche la testimonianza della madre del piccolo, ritenuta attendibile. La coppia si era poi separata. Negli atti anche la deposizione del figlio dei due e di una ex vicina.

I sospetti nella donna maturarono dopo alcune confidenze raccolte sulle abitudini del marito, fino alla decisione di verificare di persona all’interno del suo computer. Da lì la scoperta delle condivisioni del figlio piccolo e la decisione di rivolgersi alle forze dell’ordine. Al termine del dibattimento, il tribunale ha ritenuto l’imputato colpevole condannamdolo a due anni e due mesi di reclusione.

 

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Il Mattino