EBOLI - Muore dopo 47 giorni di ospedale, aveva un’emorragia cerebrale. I figli ora attendono giustizia, vogliono un’indagine accurata. Vorrebbero sapere cosa hanno...
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Quando è arrivata all’ospedale di Sarno, Italia aveva un’emorragia cerebrale. Era la mattina del 12 febbraio scorso. I medici hanno effettuato una tac, hanno approfondito gli esami. La prima diagnosi è stata confermata. Le cure però non hanno prodotto grandi risultati. Dal reparto di medicina, la donna è stata trasferita tra i pazienti lungo degenti.
Italia è rimasta in ospedale, a Sarno, per 47 giorni. Il 30 marzo, la decisione di trasferirla. La signora Esposito ha lasciato l’ospedale di mattina ed è stata accompagnata al Campolongo Hospital di Eboli, in ambulanza. Accanto a lei, i familiari. Preoccupati per i miglioramenti che non arrivavano. Speranzosi per la riabilitazione che doveva iniziare. I medici della clinica privata hanno potuto fare ben poco. Ricoverata a Eboli, la mattina del 30 marzo, Italia è morta alle 12.55 al Campolongo Hospital.
Mercoledì pomeriggio, i parenti di Italia Esposito si sono presentati in caserma, dai carabinieri di Santa Cecilia. Avviata l’inchiesta, la salma è stata sequestrata in serata. Il capitano Cisternino ha disposto il trasferimento di Italia dal Campolongo Hospital all’obitorio dell’ospedale di Eboli. I carabinieri di Santa Cecilia, con il maresciallo Trotta, hanno acquisito i primi atti. A Sarno è stata sequestrata la cartella clinica. All’interno ci sono i referti e i documenti sui 47 giorni di degenza. La famiglia Esposito pretende la verità. Al momento non ci sono medici indagati. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino