Minacce ai datori di lavoro: «Dateci più soldi» Ancora guai per i genitori della bimba uccisa

Minacce ai datori di lavoro: «Dateci più soldi» Ancora guai per i genitori della bimba uccisa
Giuseppe Passariello e Immacolata Monti, i due genitori sotto giudizio per l’omicidio della loro figlia di appena 3 mesi, Jolanda, rischiano un nuovo processo. La Procura di...

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Giuseppe Passariello e Immacolata Monti, i due genitori sotto giudizio per l’omicidio della loro figlia di appena 3 mesi, Jolanda, rischiano un nuovo processo. La Procura di Nocera Inferiore ha infatti concluso una seconda indagine che riguarda i due coniugi, con l’accusa di tentata estorsione. I fatti risalgono al 15 marzo del 2019, dunque tre mesi prima della morte della piccola, per la quale i due sono stati già mandati sotto processo per i reati di omicidio volontario e maltrattamenti. Secondo le indagini della procura nocerina, con attività svolta dai carabinieri della tenenza di Pagani, i due avrebbero minacciato una donna di Angri, presso la quale lavorava Immacolata Monti. Quest’ultima svolgeva presso di lei un servizio di pulizie. Prima e dopo quel periodo indicato dall’organo inquirente, la coppia avrebbe minacciato la vittima di pagare di più.


Nell’informativa dei carabinieri si parla di minacce sia «telefoniche» ma anche di «messaggi intimidatori» che la coppia avrebbe proferito contro la donna. «Non voglio più 15 euro ma 30, altrimenti prendi mazzate tu e tuo marito», avrebbe detto Immacolata Monti, spalleggiata dal marito. L’accusa di tentata estorsione è infatti contestata in concorso, ai due. «Togli il pane di bocca ai miei figli». Al rifiuto della donna, datore di lavoro della Monti, quest’ultima sarebbe passata a minacce ancor più esplicite: «Ti mando mio marito e sai che è un pregiudicato». L’obiettivo era di ottenere più soldi rispetto ai 15 euro che l’indagata avrebbe percepito nello svolgere quelle mansioni. Poche decine di euro, che i due non riuscirono ad ottenere, in virtù del rifiuto della persona offesa. Le accuse, tutte da verificare, sono contenute nell’indagine appena chiusa dalla procura di Nocera, il cui prossimo step sarà chiedere per entrambi il rinvio a giudizio.


Il prossimo 30 gennaio, invece, riprenderà il processo in Corte d’Assise, a Salerno, che vede la coppia imputata per la morte della piccola Jolanda, la figlia di 3 mesi, morta nella notte tra il 21 il 22 giugno scorso nella sua casa di San Lorenzo, a Sant’Egidio del Monte Albino.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino