Eboli, l'addio a Riccardo Santimone ucciso dal figlio per un frullatore che dava fastidio

Molti gli amici di Riccardo Santimone, ucciso ad Eboli dal figlio con problemi pschiatrici

I funerali di Riccardo Santimone
Celebrati ieri mattina nella chiesa Santa Maria della Pietà ad Eboli i funerali di Riccardo Santimone, 76enne ebolitano, ucciso dal figlio martedì sera che lo ha...

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Celebrati ieri mattina nella chiesa Santa Maria della Pietà ad Eboli i funerali di Riccardo Santimone, 76enne ebolitano, ucciso dal figlio martedì sera che lo ha colpito con molte coltellate. Parole di speranza quelle indirizzate da padre Andrea Arminio durante l’omelia ai familiari di Riccardo Santimone. «Ormai Riccardo ci veglia dall’alto dei cieli e lui al più presto entrerà in paradiso – ha detto padre Andrea Arminio – dobbiamo pregare per Riccardo e i suoi familiari sperando che il Signore conceda a tutti la rassegnazione per superare questo momento atroce. La morte è un evento certo e dobbiamo prepararci a questo con fede e pregando». Centinaia di persone, soprattutto anziani e conoscenti di Riccardo Santimone ieri mattina hanno partecipato al rito funebre per porgergli l’ultimo saluto, l’addio. «Ho incontrato Riccardo qualche giorno fa – ha sottolineato don Andrea Arminio durante l’omelia – dal giornalaio mentre io acquistavo un quotidiano. Mi ha guardato sorridendo e mi ha detto che doveva subito tornare a casa per accudire la moglie ammalata». Riccardo Santimone da anni accudiva la moglie e viveva con il figlio omicida. Un frullatore che faceva rumore mentre l’anziano preparava un pasto per la cena da somministrare alla moglie. È questo il motivo per cui Vincenzo Santimone ha afferrato un coltello da cucina, martedì sera, ed ha colpito il padre moltissime volte e lo ha ucciso. Circostanze che nei giorni scorsi l’omicida ha riferito al gip del Tribunale di Salerno, Giovanna Pacifico alla presenza del legale Elena Criscuolo. Un episodio tragico che ha scosso tutta Eboli e che ha addolorato l’intera comunità. Lacrime e dolore sul volto degli amici di Riccardo Santimone, che per anni ha gestito un centro di riparazione e vendita di pneumatici ad Eboli, ed era ben voluto e stimato da tutti. «Sono dispiaciutissimo per quanto accaduto – ha detto ieri Mario Locecere, amico di vecchia data di Riccardo Santimone. Qualche giorno fa ho incontrato Riccardo per strada andava dal tabaccaio e correva per tornare presto dalla moglie a casa per accudirla amorevolmente».

Una tragedia che forse poteva essere evitata? È questo l’interrogativo a cui nessuno avrà risposta. Probabilmente a Vincenzo Santimone, anche se non ci sono state mai richieste soprattutto di recente, bisognava fornire assistenza specialista per superare le difficoltà quotidiane tenuto conto che qualche anno fa ha tentato il suicidio e fu proprio il padre a salvarlo. In quello stesso periodo l'omicida fu sottoposto al Tso per un breve periodo e poi si recò al Dipartimento di Igiene mentale ma pare che non seguì le prescrizioni mediche. Martedì sera dopo l’omicidio Vincenzo Santimone è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Eboli, diretti dal capitano Greta Gentili. 

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Il Mattino