L'allarme del sindacato «Vogliono chiudere l'ospedale»

L'allarme del sindacato «Vogliono chiudere l'ospedale»
«L’obiettivo della direzione del Ruggi è la chiusura del Santa Maria dell’Olmo». L’annuncio choc arriva dal sindacalista Gaetano Biondino che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«L’obiettivo della direzione del Ruggi è la chiusura del Santa Maria dell’Olmo». L’annuncio choc arriva dal sindacalista Gaetano Biondino che chiede una manifestazione di massa per evitarlo. Secondo il sindacalista Biondino, dopo settimane di trattative per fare riaprire il reparto di rianimazione e ripristinare le due divisioni di chirurgia ed ortopedia, attualmente dimezzate ed accorpate, arriva la resa dei conti, dettata dalle ultime mosse della direzione che sembrano avere un unico obiettivo. «Si sono scoperte le carte sull’ospedale di Cava - dichiara il delegato della Cisl-Fp di Salerno e delegato della Rsu dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, Gaetano Biondino - ormai il presidio cavese da terra promessa è diventata struttura dimenticata, lasciata a morire da una direzione strategica totalmente incapace di riorganizzare la filiera sanitaria aziendale. Andiamo avanti di male in peggio perché non hanno il coraggio di dirci che l’ospedale di Cava deve chiudere.  Lo stanno facendo scomparire piano piano. Sarebbe il momento di gridare tutto il nostro dissenso attraverso una grande manifestazione di popolo. Purtroppo ci stanno lasciando al nostro destino».


I SEGNALI

Il sindacalista spiega come gli ultimi atti della direzione provano questo triste presagio. «Promettono il personale per scorporare i reparti che precedentemente hanno accorpato, prendendosi il personale e dirottandolo al Ruggi, ma nel concreto, pur consapevoli di dover reclutare straordinariamente 150 infermieri e oltre 100 operatori socio sanitari, continuano a centellinare le assunzioni senza voler affrontare nel concreto la grave e preoccupante carenza di personale. Dal 5 febbraio ad oggi sono arrivati 64 infermieri e sono stati sistemati tutti presso il Ruggi. A Cava non è venuto nessuno».  E poi una riflessione sul reparto infermieristico: «Nella distribuzione del personale c’è una gestione poco trasparente. Il servizio infermieristico è totalmente inadeguato poiché non ha nessuna visione generale e non conosce le reali e concrete necessità per colmare il deficit di organico in tutte le strutture aziendali. Non so se per precisa volontà di qualcuno si continua ad intasare il Ruggi, mettendo infermieri dietro le scrivanie a fare gli impiegati, facendo assumere funzioni agli amici degli amici. Nel complesso, come sempre, il Ruggi si sta caratterizzando per una cattiva gestione e distribuzione del personale, mentre sui presidii si soffre per dare un’assistenza sanitaria dignitosa».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino