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«L’obiettivo della direzione del Ruggi è la chiusura del Santa Maria dell’Olmo». L’annuncio choc arriva dal sindacalista Gaetano Biondino che chiede una manifestazione di massa per evitarlo. Secondo il sindacalista Biondino, dopo settimane di trattative per fare riaprire il reparto di rianimazione e ripristinare le due divisioni di chirurgia ed ortopedia, attualmente dimezzate ed accorpate, arriva la resa dei conti, dettata dalle ultime mosse della direzione che sembrano avere un unico obiettivo. «Si sono scoperte le carte sull’ospedale di Cava - dichiara il delegato della Cisl-Fp di Salerno e delegato della Rsu dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, Gaetano Biondino - ormai il presidio cavese da terra promessa è diventata struttura dimenticata, lasciata a morire da una direzione strategica totalmente incapace di riorganizzare la filiera sanitaria aziendale. Andiamo avanti di male in peggio perché non hanno il coraggio di dirci che l’ospedale di Cava deve chiudere. Lo stanno facendo scomparire piano piano. Sarebbe il momento di gridare tutto il nostro dissenso attraverso una grande manifestazione di popolo. Purtroppo ci stanno lasciando al nostro destino».
I SEGNALI
Il sindacalista spiega come gli ultimi atti della direzione provano questo triste presagio. «Promettono il personale per scorporare i reparti che precedentemente hanno accorpato, prendendosi il personale e dirottandolo al Ruggi, ma nel concreto, pur consapevoli di dover reclutare straordinariamente 150 infermieri e oltre 100 operatori socio sanitari, continuano a centellinare le assunzioni senza voler affrontare nel concreto la grave e preoccupante carenza di personale.
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Il Mattino