«L'ora più silenziosa», pittore della Costiera riscoperto grazie al calendario De Luca

Atrani dipinta da Manfredi Nicoletti
Pochi luoghi sanno dare forma e sostanza al sentimento dell’arte come la Costiera amalfitana. Spazi infiniti di ricerca espressiva, che possono diventare primitivismo e...

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Pochi luoghi sanno dare forma e sostanza al sentimento dell’arte come la Costiera amalfitana. Spazi infiniti di ricerca espressiva, che possono diventare primitivismo e richiamo alle radici con l’epopea dei tedeschi di Vietri, sofisticata decostruzione matematica nell’Atrani di Escher, potente ricerca materica nel segno di Willburger. Poi c’è “l’ora più silenziosa”, quella dei cavalletti fissati dinanzi all’azzurro in milioni di albe e tramonti, con le schiere di vedutisti che per secoli e generazioni hanno declinato in nature vive e nature morte la temperie culturale del loro tempo.

«L’ora più silenziosa» è il titolo - suadente come sempre, stavolta di evocazione nietzschiana - scelto da Marco Alfano per il calendario d’arte De Luca 2016, un appuntamento che torna ogni Natale a scandire la riscoperta di artisti locali ingiustamente misconosciuti. Quest’anno la rivelazione ha il nome e i pennelli di Manfredi Nicoletti, nato a Maiori nel 1891 e morto a Cetara nel 1978, artista che Alfano - storico d’arte e curatore del calendario - considera «tra le personalità più interessanti della pittura meridionale nella prima metà del XX secolo».
È dunque un ritorno alle origini - dopo la proposta del cilentano Biagio Mercadante l’anno scorso - per la famiglia De Luca, la cui epopea imprenditoriale inizia del 1924 ad Amalfi con «Andrea De Luca tipografo dell’arcivescovo» per approdare nel 1960 a Salerno con la Cartotecnica di San Leonardo e dal 1978 con l’attuale industria grafica e cartaria nella zona industriale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino