La badante infedele e il complice: rubati gioielli all'anziana allettata

La badante infedele e il complice: rubati gioielli all'anziana allettata
Nella pomeriggio di ieri i carabinieri di Maiori e Amalfi hanno arrestato un uomo di Baronissi e una donna di Salerno, entrambi pregiudicati, per furto...

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Nella pomeriggio di ieri i carabinieri di Maiori e Amalfi hanno arrestato un uomo di Baronissi e una donna di Salerno, entrambi pregiudicati, per furto aggravato nell’abitazione di due anziani di Minori, nella quale la donna, badante di professione, aveva lavorato sino a qualche giorno prima .

 
Da quanto ricostruito dai carabinieri, alle 7.30 circa la badante e il complice sono arrivati in auto a Maiori e hanno imboccato immediatamente la scalinata che porta direttamente all’abitazione degli anziani, situata in pieno centro. Camuffati con tuta, occhiali e cappellino, hanno approfittato dell’assenza dell’anziano marito che si era diretto alle Poste e della condizione inerme dell’anziana donna allettata, per forzare la porta di ingresso ed entrare in camera dove hanno rapidamente trovato un cofanetto che conteneva molti soldi contanti, buoni fruttiferi, monili d’oro per un valore ancora da stimare ma non inferiore a 15-20 mila euro, per poi darsi alla fuga in auto.
 
Dopo alcune ore e dopo aver ultimato le commissioni, il marito è rientrato a casa e si accorto di quanto accaduto chiamando aiuto alla farmacia adiacente la sua abitazione. Mentre venivano eseguiti i rilievi, che permettevano di rilevare alcune impronte, i carabinieri hanno visionato le immagini di videosorveglianza del Comune e degli esercizi commerciali limitrofi, identificando i presunti autori e la loro autovettura e, assunte informazioni dai familiari delle vittime, capivano che si trattava della ex badante degli anziani coniugi.
 
I carabinieri si sono messi immediatamente sulle loro tracce, dirigendosi presso le loro abitazioni a Salerno e Baronissi dove però non era presente nessuno ma sono riusciti a risalire all’abitazione di Salerno dove la badante stava svolgendo la sua attività  lavorativa e, una volta giunti sul posto, lì hanno trovati che stavano per salutarsi, bloccandoli. 


Le indagini adesso proseguono alla ricerca del resto della refurtiva che i due, nel tempo trascorso dopo la fuga, hanno occultato o ceduto a terzi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino