SCAFATI. Pasquale Aliberti è ancora capace di orientare gli interessi politici e dell’opinione pubblica. Così la Cassazione nella sentenza del 23 gennaio...
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Una tesi confermata, con indagini svolte dalla Dda di Salerno, dalle dichiarazioni degli ex alleati del sindaco, che nei mesi scorsi confermarono che la candidatura di Paolino alla Regione fosse il frutto di un discorso portato avanti solo dal coniuge. Per i giudici, infatti, emerge «un’inesperienza politica, viene (Paolino, ndr) manovrata nelle scelte e nel suo operato politico dal marito convivente». Tesi che verrebbe provata anche dall'attività social dei due, attraverso Facebook. Le mancate dimissioni da consigliere regionale, secondo la Suprema Corte, hanno reso del tutto vane le dimissioni che invece Aliberti diede da primo cittadino. Regge l'ipotesi del Riesame anche sulla pericolosità dei rapporti dei familiari del politico di Forza Italia con «altre cosche malavitose di particolare pericolosità sociale», come quella dei Sorrentino , dei Matrone e dei Maurelli. La Cassazione conferma inoltre il carcere per i due Ridosso: i due sono inquadrati quali componenti di una cosca ancora attiva sul territorio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino