Per la morte di Raffaele Granata, la procura di Nocera Inferiore iscrive nel registro degli indagati due medici. Si tratta di un atto dovuto, per consentire a entrambi di nominare...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’esame sul corpo del 37enne sarà svolto nella giornata di oggi, con incarico affidato in mattinata al medico legale Giovanni Zotti. L’inchiesta è nelle competenze del sostituto procuratore Daria Mafalda Cioncada, che procede formalmente per omicidio colposo. La famiglia del giovane, assistita e rappresentata dall’avvocato Vittorio D’Alessandro, provvederà a nominare anch’egli un perito di parte. Come si sta muovendo la procura: le due figure mediche sono state individuate analizzando il percorso fatto da Raffaele sabato scorso, quando è giunto all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.
Entrambi risultano essere presenti durante le fasi cruciali dell’assistenza, separate da un normale cambio turno, prima e durante l’ingresso del 37enne nella choc room. Le indagini mirano a capire quali e se siano stati commessi errori, a partire dalle 12.31 circa, orario nel quale Raffaele viene registrato in pronto soccorso. I risultati dell’esame autoptico forniranno le prime indicazioni sulla causa del decesso, ma dovranno essere integrate con gli esami tossicologici, i dati della cartella clinica sequestrata e gli accertamenti effettuati presso l’ospedale nocerino. Nel mirino c’è il livello di assistenza, che è poi anche l’oggetto della denuncia sporta dai familiari del giovane. Gli stessi hanno rappresentato ai carabinieri che il figlio sarebbe stato «abbandonato su di una barella per quasi quattro ore», senza che nessuno prendesse in considerazione le sue condizioni, che sarebbero andate peggiorando minuto dopo minuto.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino