Finti permessi di lavoro 11 arresti e due avvocati nei guai

Finti permessi di lavoro 11 arresti e due avvocati nei guai
Le squadre Mobili di Salerno, Cuneo, Bergamo e Brescia, hanno eseguito le ordinanze di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emesse nei confronti di...

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Le squadre Mobili di Salerno, Cuneo, Bergamo e Brescia, hanno eseguito le ordinanze di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emesse nei confronti di undici persone, tra le quali uno nato in Provincia di Salerno ed un altro ivi residente, gravemente indiziate di aver commesso il delitto di associazione a delinquere finalizzata a procurare illegalmente, mediante la stipulazione di contratti di lavoro ideologicamente falsi, l’ingresso e la permanenza di stranieri nel territorio Italiano. Le risultanze investigative hanno permesso di far emergere, in particolare, le figure di M.R. e di M.G., padre e figlio, italiani, il primo avvocato residente in Provincia di Salerno, il secondo praticante, nato in provincia di Salerno ed attualmente residente a Bergamo, che sono da considerare come i capi dell’organizzazione criminale.


I due, infatti, anche per mezzo di un’agenzia di consulenza per stranieri gestita dal figlio, coordinavano l’attività di altri indagati - appartenenti alle comunità di origine africana, indiana, kosovara e pakistana - che, a loro volta, si presentavano come “rappresentanti” di connazionali desiderosi di ottenere i permessi di soggiorno.

Gli stessi seguivano personalmente l’iter burocratico necessario per l’ottenimento dei nulla osta all’ingresso in Italia, per le istanze di emersione dal lavoro sommerso e per il rinnovo del permesso di soggiorno preoccupandosi, inoltre, di procurare i contratti di lavoro simulati.

Padre e figlio non esitavano a dare precise indicazioni agli stranieri anche fornendo consigli sull’atteggiamento da tenere di fronte alle domande dei poliziotti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino