Liste d'attesa, al Ruggi tempi lunghi e c'è chi deve aspettare fino a Natale

Liste d'attesa, al Ruggi tempi lunghi e c'è chi deve aspettare fino a Natale
Tempi d'attesa ancora lunghi al Ruggi, nonostante gli interventi straordinari messi in campo dall'azienda e della Regione per snellire le liste di prenotazione....

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Tempi d'attesa ancora lunghi al Ruggi, nonostante gli interventi straordinari messi in campo dall'azienda e della Regione per snellire le liste di prenotazione. Criticità ancora presenti per le visite di chirurgia vascolare, neurologica, oculistica, ortopedica, otorinolaringoiatra, dermatologica, la risonanza magnetica della colonna in toto, colonscopia, spirometria ed elettromiografia. A contribuire, oltre all'alta specializzazione dell'azienda ospedaliera in alcune discipline, che aumenta il numero delle richieste, anche l'esaurimento dei tetti di spesa per la specialistica ambulatoriale privata e il conseguente blocco delle convenzioni. 

Passando in rassegna i tempi d'attesa forniti dal Ruggi e le classi di priorità delle prenotazioni, a cui corrisponde uno specifico codice ed un diverso tempo di attesa (codice U urgente per la prestazione da garantire entro 72 ore; codice B urgenza breve, entro 10 giorni, codice D differita, entro 30 giorni per le visite specialistiche e 60 giorni per le prestazioni strumentali; codice P programmata, entro 120 giorni), è possibile notare che, al momento, per i controlli urgenti ci vogliono 48 giorni per la prima visita cardiovascolare, 40 per quella neurologica, 47 per quella oculistica, 34 per quella ortopedica, 36 per quella otorino laringoiatrica, 28 per quella urologica, 49 per quella dermatologica, 21 per la mammografia bilaterale, 51 per la risonanza magnetica della colonna in toto, 21 per l'ecografia bilaterale della mammella, 59 per la colonscopia, 49 per l'esame audiometrico, 57 per la spirometria semplice, 49 per quella globale, 42 per l'elettromiografia degli arti superiori e 35 per quelli inferiori. Per la priorità a 10 giorni dalla prenotazione, le criticità maggiori si registrano per la prima visita neurologica, per la quale ci vogliono 58 giorni di attesa, 99 per quella oculistica, 83 per quella dermatologica, 93 per la risonanza magnetica di encefalo e tronco dell'encefalo, 79 per quella della colonna in toto e 51 con il mezzo di contrasto, 106 giorni per l'esofagogastroduodenoscopia e 110 in sede unica, 2 mesi per le spirometrie e 77 giorni per le elettromiografie. Discorso analogo per la priorità differita, dove si rilevano 112 giorni di attesa per la prima visita oculistica, 56 per quella dermatologica, 79 per la risonanza magnetica di encefalo e tronco dell'encefalo e 121 con mezzo di contrasto, 2 mesi per le spirometrie e 105 giorni per le elettromiografie. Per quanto riguarda l'ultimo codice di priorità, si sforano i tempi per la risonanza magnetica dell'enecefalo e tronco dell'encefalo e quella della colonna in toto, ma bisogna attendere le festività di natale per la spirometria e per l'esofagogastroduodenoscopia e in ogni caso il mese di dicembre per la prima visita di chirurgia vascolare, quella neurologica, l'ecografia bilaterale della mammella e le elettromiografie. 

Ricordiamo che l'azienda ospedaliera universitaria ha già stanziato, finora, quasi 5 milioni di euro per coprire le ore aggiuntive necessarie a snellire le liste d'attesa, ulteriormente appesantite dall'emergenza covid, e il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. A contribuire all'allungamento dei tempi di attesa, oltre all'alta specializzazione dell'azienda ospedaliera in alcune discipline, per le quali il Ruggi è una eccellenza e aumentano il numero delle richieste, anche l'esaurimento dei tetti di spesa per la specialistica ambulatoriale privata e il conseguente blocco delle convenzioni.

Sono 55, intanto, i tamponi positivi comunicati ieri dall'Unità di crisi. Anche a Fisciano si inizierà con la somministrazione delle terze dosi di vaccino ai soggetti più fragili, presso il punto vaccinale situato nei locali comunali in via Roma. Sono 342, invece, i nuovi contagi in Campania, su un totale di 18.343 test eseguiti, per un indice di contagio pari all'1,86 per cento, in discesa rispetto a ieri, quando si è attestato al 2,15 per cento. I deceduti sono due. I posti letto di terapia intensiva disponibili sono 656, di cui gli occupati sono 15 (in calo rispetto ai 18 di ieri). I posti letto di degenza disponibili sono 3.160, di cui occupati 266 (ieri erano 268).

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Il Mattino