Interviene per sedare la lite al bar, spintonato e ucciso: condannato l'aggressore

L'ospedale di Vallo della Lucania
Intervenne in un bar per sedare una violenta lite tra due persone. Fu spintonato, cadde e riportò una grave emorragia cerebrale. Nonostante l’intervento dei sanitari...

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Intervenne in un bar per sedare una violenta lite tra due persone. Fu spintonato, cadde e riportò una grave emorragia cerebrale. Nonostante l’intervento dei sanitari morì dopo qualche giorno all’ospedale San Luca di Vallo. A distanza di un anno e mezzo per la morte di Romualdo Merola, 69enne originario di Montano Antilia, è stato condannato ad un anno di reclusione, pena sospesa, Gerardo Orrico, 33enne di Agropoli.

La sentenza per omicidio colposo è stata emessa qualche giorno fa dal Tribunale di Vallo. L’imputato Orrico difeso dall’avvocato Michele Dolce è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno a favore dei familiari di Merola, costituitisi parte civile. I fatti risalgono all’estate del 2019. La lite costata la vita a Merola, sposato e padre di due figli, avvenne nell’esercizio commerciale Bar Rocky 2 di Vallo. Orrico, dopo aver cercato di aggredire un altro cliente del bar, Antonio Cresciullo, colpì inavvertitamente Romualdo Merola, intervenuto per sedare la lite e dividere gli altri due che se le stavano dando di brutto. Orrico non si fermò all’intervento di Merola. Nel colpirlo lo fece cadere cagionandogli un brutto trauma cranico. L’uomo fu trasportato subito all’ospedale San Luca in gravi condizioni. I sanitari del presidio ospedaliero gli riscontarono una brutta lesione e una emorragia cerebrale in corso. Merola fu trasferito subito in sala operatoria e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. L’intervento dei sanitari non fu sufficiente a salvargli la vita. Purtroppo per complicanze post operatorie, morì in ospedale l’8 luglio del 2019.

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Il Mattino