Il post del consigliere sul Gay Pride scatena la rissa a sinistra

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PONTECAGNANO - Volano gli stracci a sinistra dopo la pubblicazione su facebook da parte del coordinatore di Energye (neonato movimento civico presentato nel corso della...

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PONTECAGNANO - Volano gli stracci a sinistra dopo la pubblicazione su facebook da parte del coordinatore di Energye (neonato movimento civico presentato nel corso della settimana), Antonio Malangone, di un post ironico recante una foto di Niki Vendola e Vladimir Luxuria al Gay Pride ed un titolo piuttosto sibillino: «La sobrietà, l’eleganza e lo stile della Sinistra Italiana». 


A lanciarsi all’attacco di Malangone (che non è l’autore del post ma solo un suo divulgatore) il coordinatore cittadino di Sinistra Italiana, Federico Marra (nella foto): «Siamo di fronte ad un post maliziosamente allusivo e di cattivo gusto. Che una strisciante avversione e derisione del diverso, che rasenta l’omofobia, sia un male annidato in alcune fasce della popolazione è purtroppo una realtà dura a morire, ma che questo venga pubblicamente espresso da uno che vuole candidarsi ad amministrare una città, addirittura utilizzando l’omofobia come mezzo di lotta politica per accreditarsi agli occhi di una parte dell’elettorato è veramente troppo». 

Parole dure, che rendono ancora più profondo il solco che divide la sinistra radicale, che ha già individuato nell’ex consigliere comunale Francesco Longo il suo candidato sindaco, dalla coalizione dei «riformisti» capeggiata da Giuseppe Lanzara e di cui fa parte anche il movimento Energye di Malangone, che ha deciso di non replicare alle accuse. E proprio con un riferimento a tale alleanza Marra chiude la sua invettiva.


«Qui – spiega - siamo davanti a manifestazioni di un livello culturale così basso che abbiamo difficoltà a comprendere come ci si possa alleare e condividere un percorso politico a meno che non si abbia una così sfrenata sete di voti che si farebbe anche il patto col diavolo. I cittadini dovranno riflettere e non derubricare a bravata questo episodio, come qualcuno fece per le svastiche disegnate sui manifesti commemorativi della Shoah. Sarebbe interessante sapere cosa pensano quanti coltivano alleanze con certe persone che amano definirsi di sinistra, ma che di sinistra hanno ben poco». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino