«No, no e no», non appena il sindaco di Campagna, Roberto Monaco, risponde al telefono, non si lascia neppure fare la domanda di rito e risponde così. La...
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L’area in questione sarebbe quella all’uscita dell’autostrada, la Rdb, azienda che produceva mattoni, dismessa e fallita alcuni anni fa e in mano alla curatela fallimentare. Il procedimento di acquisto, quindi, sarebbe passato attraverso la curatela. L’area in questione ha dimensioni notevoli, adeguate probabilmente a quelle necessarie alle Fonderie Pisano, e si trova di fronte all’area Pip.
Già qualche settimana fa, quando l’odore di bruciato si sentiva su Campagna, il sindaco disse che erano pronti a fare ricorso per un’eventuale ipotesi di delocalizzazione sul suo territorio. Ora lo ribadisce. E intanto, domani sarà fissata la data di un consiglio monotematico che il sindaco Monaco intende convocare d’urgenza per discutere la questione, «spiegare tutte le ragioni del nostro no» e trovare la condivisione del massimo organo istituzionale della città. «In quella seduta – ribadisce il sindaco – l’intera città urlerà la sua contrarietà alla delocalizzazione sul territorio di Campagna. Se sarà necessario, sposterò il mio ufficio di sindaco dalla sede comunale alla zona antistante l’area che, con estrema scorrettezza, sarebbe stata indicata». E tanto per essere chiari da subito, non appena avuta la certezza della notizia, il sindaco sulla sua pagina Facebook, ribadisce la «contrarietà assoluta» e richiama la convocazione del Consiglio comunale, comunicando ai cittadini la chiara volontà politica.
L’area che sarebbe stata individuata e acquistata, come i Pisano hanno annunciato, è posta in una posizione baricentrica, proprio all’uscita autostradale di Campagna, al punto che, tempo fa, fu persino indicata quale luogo per la costruzione dell’ospedale unico della Valle del Sele. A dimostrazione della sua appetibilità in termini strategici. A questa collocazione favorevole, si aggiunge anche la dimensione dell’area, che sarebbe confacente alle esigenze di spazi delle Fonderie Pisano.
Finisce dunque il mistero intorno alla delocalizzazione, che ha tenuto banco in lungo e in largo nella provincia di Salerno per mesi e mesi. Poi il cerchio si è stretto tra Battipaglia, Buccino e Campagna, dove si sono concentrate le possibilità, proprio in presenza di questo sito produttivo dismesso. Ma la netta contrarietà del Comune lascia presagire una battaglia durissima.
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Il Mattino