Aria irrespirabile, malori tra adulti e bambini in località Foce a Sarno, sotto accusa l’impianto di biogas. Esposto in Procura del Movimento 5 Stelle, e i residenti...
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Nella periferia della città si vive tappati in casa. Finestre chiuse per evitare gli odori nauseabondi provenienti dall’esterno; esalazioni che hanno provocato malori sia ai bambini che agli adulti. Negli ultimi giorni, infatti, alcune persone residenti a Foce sono dovute ricorrere alla guardia medica, altre si sono recate al pronto soccorso. Tutte con gli stessi sintomi: vertigini e nausea.
A raccontarlo è Giovanni Manna. «Ho dovuto portare mia figlia e mia moglie dal medico, in piena notte - dice – dopo che per giorni hanno avuto malesseri a causa delle esalazioni provenienti dagli impianti. Non possiamo stare nemmeno più in casa, cerchiamo di non aprire le finestre. Questa non è vita. Ogni giorno rischiamo di sentirci male, di finire in ospedale, non sappiamo cosa respiriamo, tra la puzza del biogas che si mescola a quella proveniente dagli impianti di rifiuti. Qualche settimana fa, noi residenti delle zone in cui si avverte maggiormente il problema, siamo andati a protestare dinanzi al commissariato di polizia. È stato accertato che l’aria è irrespirabile. Come possiamo continuare così?».
I residenti della zona sono pronti a creare un comitato, nominando dei legali che possano procedere. «Chiederemo controlli e nel caso, la chiusura». Dicono, mentre negli ultimi giorni hanno chiamato sul posto anche i carabinieri del Noe. In questo momento lavora un unico impianto in zona, dopo il sequestro dello scorso marzo. Un esposto è stato presentato ieri dalla senatrice Luisa Angrisani, la deputata Virginia Villani, ed il consigliere regionale Michele Cammarano, alla Procura della Repubblica, all’Arpac, al Comune di Sarno e all’Asl competente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino