Maltrattamenti e minacce ai bimbi dell'asilo, torna libera la maestra

Maltrattamenti e minacce ai bimbi dell'asilo, torna libera la maestra
CAVA DE' TIRRENI. Ritorna in libertà la maestra di Cava de' Tirreni, V.P. , arrestata ai primi di giugno con l'accusa di maltrattamenti in una scuola materna di...

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CAVA DE' TIRRENI. Ritorna in libertà la maestra di Cava de' Tirreni, V.P. , arrestata ai primi di giugno con l'accusa di maltrattamenti in una scuola materna di Solofra. La donna, 46 anni, è libera dopo la decisione del Tribunale del Riesame, che non ha riconosciuto la presenza di gravi indizi di colpevolezza a suo carico. Toccherà attendere un pò per conoscere le motivazioni. Per la docente, difesa dall'avvocato Giuseppe Fedele del foro di Nocera Inferiore, resta la misura cautelare della sospensione per nove mesi. Già durante l'interrogatorio di garanzia, la donna si era difesa, insieme ad una sua collega, anch'ella indagata, M.R.G. , 50enne residente a Fisciano. Entrambe avevano respinto le accuse. Insieme alle donne, ci sono altri due indagati, una terza docente e un maestro di religione. Quest'ultimo risponde di violenza sessuale nei riguardi di un bambino.


Per la docente cavese, così come per gli altri, la procura ha intanto chiesto e ottenuto dal gip la celebrazione di un incidente probatorio. Un modo per "congelare" eventuali prove in vista di un processo, con la testimonianza diretta degli alunni, che frequentano una scuola di Solofra. L'inchiesta verte sull'accusa di maltrattamenti, commessa a danno di alcuni alunni. Le prime attività partirono dalle confessioni di una delle presunte vittime, impaurito dal tornare a scuola. Il passaparola si era poi diffuso attraverso delle chat tra genitori, dove si cominciò a discutere di presunti maltrattamenti e violenze. I quattro, secondo indagini dei carabinieri, avrebbero vessato fisicamente e psicologicamente i piccoli. In precedenza, anche il resto degli indagati ha beneficiato della revoca delle misure cautelari, sempre su decisione del Tribunale del Riesame. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino