Coltivava marijuana sul balcone: «Spacciavo perché siamo poveri»

Coltivava marijuana sul balcone: «Spacciavo perché siamo poveri»
Obbligo di presentazione alla caserma dei carabinieri due volte al giorno per un 35enne salernitano coltivatore di marijuana. Diciotto le piante, alte un metro e trenta centimetri...

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Obbligo di presentazione alla caserma dei carabinieri due volte al giorno per un 35enne salernitano coltivatore di marijuana. Diciotto le piante, alte un metro e trenta centimetri ognuna, ritrovate sul bacone di casa a Giovi e sistemate in altrettanti vasi. L'arresto, effettuato alcuni giorni fa dai militari della Guardia di Finanza di Salerno, è stato convalidato dal gip Marilena Albarano del Tribunale di Salerno che ha tramutato gli arresti domiciliari nell'obbligo per l'indagato (difeso dall'avvocato Marco Martello) di presentarsi due volte al giorno presso la caserma dei carabinieri più vicina alla frazione salernitana (il pm aveva chiesto la detenzione in carcere). OItre le piante di marijuana, a casa del padre del 35enne (i due coabitano), i finanzieri nel corso della perquisizione hanno anche trovato alcuni flaconi di fertilizzante: erano nascosti nella camera da letto di Alessandro F, e servivano evidentemente a rendere rigogliosa la piantagione di marijuana. L'indagato, durante l'udienza di convalida, ha ammesso le sue responsabilità dicendo che la droga era sia per uso personale ma anche per lo spaccio in modo da risollevare le precarie condizioni economiche familiari.
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Il Mattino