Maschere da snorkeling per proteggere i sanitari: scatta la gara di solidarietà

Maschere da snorkeling per proteggere i sanitari: scatta la gara di solidarietà
Maschere da snorkeling modificate e destinate a medici e paramedici perché non portino più i segni taglienti delle mascherine classiche antivirus mentre sono...

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Maschere da snorkeling modificate e destinate a medici e paramedici perché non portino più i segni taglienti delle mascherine classiche antivirus mentre sono impegnati ad assistere i pazienti che combattono contro il coronavirus. Quelle maschere, che coprono l'intero volto, vengono trasformate, dunque, in un dispositivo di protezione individuale grazie all'installazione di un filtro a cui viene applicato un adattatore realizzato con una stampante in 3D, gratuitamente, da FarmLab. L'idea è di un giovane medico di Battipaglia, Vincenzo Cozza, specializzando in Nefrologia all'azienda ospedaliero-universitaria di Salerno, e di un suo collega anestesista, impegnati, in questi giorni, nel reperimento e nella raccolta, sull'intero territorio provinciale, delle maschere. «Fino a ieri - spiega - ne abbiamo raccolte cento. Domani, dovremmo arrivare a 200. Il tutto è in continua crescita». Una volta modificate con l'adattatore cui si aggancia un filtro Ffp3, «facilmente reperibile ed economico», le maschere saranno donate «al personale sanitario dell'ospedale di Salerno e delle altre aziende sanitarie della provincia che ne chiederanno l'utilizzo», aggiunge il camice bianco. Al momento, «ne abbiamo consegnate sei al reparto di Rianimazione del Ruggi, quattro al dipartimento di Prevenzione dell'Asl Salerno e dieci al presidio ospedaliero Mauro Scarlato di Scafati. Domani, ne consegniamo dieci al presidio ospedaliero di Mercato San Severino. In settimana, inoltre, abbiamo in programma di adattare altre cento mascherine che daremo al Comune di Agropoli». A trasformazione completata, il vantaggio di queste maschere, rispetto a quelle antivirus usa e getta, è quello di essere «sicuramente più ergonomiche», chiarisce Cozza. 


Sui social, intanto, è nata una gara di solidarietà perché chiunque sia in possesso di una maschera da snorkeling può donarla per vederla, poi, trasformata e consegnata ai medici in trincea. L'appello di Cozza, infatti, si rivolge a tutti coloro i quali hanno «anche una sola di queste mascherine, può andar bene anche la misura bambino, di farcelo sapere, contattandoci all'indirizzo e-mail mascherine3d@gmail.com».   Leggi l'articolo completo su
Il Mattino