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Maxi truffa a danno di Enel, con i contatori manomessi e un danno di circa 1,7 milioni di euro. Sono diciannove le persone indagate dalla Procura di Nocera Inferiore, a seguito di un’inchiesta appena conclusa. Quattro invece sono le misure cautelari emesse dal gip (tra divieti di dimora e obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria) per i reati di furto e truffa aggravata, sostituzione di persona e falsi documentali, commessi tutti in concorso, nell’ambito di forniture di energia elettrica e gas naturale.
L’inchiesta è stata condotta dal sostituto procuratore a Nocera, Angelo Rubano, insieme ai carabinieri del nucleo operativo di Nocera e della compagnia di Marcianise.
Determinanti, per la formulazione dei capi d’accusa, sono state anche le acquisizioni fornite dalle strutture competenti di Enel. Stando alle indagini, tra i comuni delle due Nocera e di Pagani, venivano manomessi i contatori con l’alterazione dei circuiti elettronici e dei cronografi, per installare radiocomandi che servivano ad interrompere le fasi. Nel contesto della medesima attività esecutiva, sono stati notificati avvisi di chiusura indagini ad altre quindici persone. Nel mirino ci sono attività commerciali e industriali ubicate nei tre comuni dell’Agro nocerino. Il maxi raggiro ha svelato, insomma, la commissione di una serie di reati in materia di forniture industriali e commerciali di energia elettrica e gas naturale, per elevati controvalori economici, quantificabili in oltre un milione e settecentomila euro.
Ai danni di «Enel Energia» ed altre società del settore. Il gip ha disposto il divieto di dimora in Regione Campania per Davide Amendola, Naltale Aquino e Annunziata Truvolo, mentre per Salvatore Calabrese la notifica dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’indagine era partita inizialmente dalla zona di Napoli Nord, poi la competenza territoriale di Nocera. Nel mirino sono finiti alcuni panifici ed un supermercato.
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Il Mattino