Una donazione anonima, uno strumento di cura. Specie per l’anima. Grazie a questo dono, Ernesto Falcone, medico del reparto di radioterapia del Ruggi, ogni giorno, al suo...
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I piccoli giocano mentre il medico parla loro con il linguaggio universale della musica. «È di turno Ernesto, oggi», si dicono i colleghi, sorridendo. Ed anche i bambini. Brividi, emozioni, sorrisi. La magia della musica in corsia stravolge un luogo che non è solo cura, sofferenza. Ma anche riflessione. La radioterapia pediatrica dell’azienda ospedaliera di Salerno è da sempre un passo avanti nel percorso che comunemente si definisce di «umanizzazione», la capacità di rendere più umana, più sopportabile, una corsia. Specie per i bambini.
Qui i bimbi vengono accolti in luoghi colorati, abbelliti da disegni, da fumetti sulle pareti. La Open onlus, attraverso «30 ore per la vita» e la testimonial Lorella Cuccarini, spesso al Ruggi, hanno dato un contributo notevole a questa radioterapia, definita una delle più belle d’Italia, una di quelle che non mettono in soggezione i bambini, ma li accompagna fantasticando ad effettuare la terapia salvavita. Il bunker, infatti, che è lo spazio dove ha luogo il trattamento radioterapico dei piccoli pazienti e dove restano soli per ore, grazie ai dipinti dell’artista Silvio Irilli, è stato trasformato in un mega acquario, così i piccoli sono accolti da paesaggi marini che hanno inondato uno spazio, prima grigio e anonimo, di oltre 200 metri quadri. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino