Monaldi, scatta la contestazione a De Luca De Luca contestato per lo stop ai trapianti pediatrici al Monaldi

Monaldi, scatta la contestazione a De Luca De Luca contestato per lo stop ai trapianti pediatrici al Monaldi
Da centro di eccellenza di tutto il centro e sud Italia a scandalo, il passo talvolta è breve. È quanto starebbe avvenendo all’ospedale Monaldi di Napoli, dove...

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Da centro di eccellenza di tutto il centro e sud Italia a scandalo, il passo talvolta è breve. È quanto starebbe avvenendo all’ospedale Monaldi di Napoli, dove da mesi alcune mamme stanno lottando per ottenere il ripristino delle attività di trapianti in cardiochirurgia pediatrica.

 

Questa mattina, durante l’inaugurazione del nuovo reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia, Vincenzo De Luca è stato investito del problema. Durante il consueto spazio destinato alle dichiarazioni per la stampa, il governatore campano è stato interrotto da alcune grida. Erano quelle di Dafne Palmieri, portavoce dei genitori che da mesi stanno lottando per il ripristino dei trapianti. Fra le accuse della donna e gli inviti a smettere di De Luca, Palmieri è stata accompagnata all’esterno. Al termine della manifestazione, nonostante la disponibilità inizialmente concessa da De Luca, il governatore si è poi sottratto al confronto.


A provocare la dura contestazione, la sospensione dell’attività di trapianto pediatrico. Una vera eccellenza, come racconta Palmieri, punto di riferimento in tutto il sud Italia: «Sino al 2013, il centro aveva un tasso di sopravvivenza prossimo al 93% – spiega la portavoce – poi sono iniziati i decessi». Dal 2013, infatti, per effetto di una riorganizzazione aziendale, i medici che si erano sino ad allora occupati dei trapianti sono stati trasferiti nel reparto per adulti. Per effetto di questo, come testimoniato dalla commissione ministeriale, non ci sono state più le condizioni per far collaborare il reparto con il centro trapianti. Adesso, i bambini che hanno bisogno di un trapianto cardiaco sono costretti ad andare fuori dalla Regione. È il caso di Martina – ultima in ordine di tempo – che per ottenere il trapianto di cui aveva bisogno dal 2013 è stata costretta a recarsi a Bergamo. Un inutile stress per la 16enne e costi maggiorati per i genitori, costretti a mantenersi fuori regione». Anche per questo, lo scorso 26 aprile, i genitori di alcuni bambini, insieme con Dafne Palmieri, sono saliti sul tetto dell’ospedale, chiedendo un incontro con De Luca. Incontro che, pur senza grandi risultati, si è avuto stamane a Battipaglia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino