Monumento al figlio morto, era abusivo: indagati il padre e l'ex sindaco

Massimo Casalnuovo
Buonabitacolo. Mancanza di autorizzazioni, in un luogo con vincoli paesaggistici e senza aver comunicato nulla alla Soprintendenza. Sono alcune delle accuse che la Procura di...

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Buonabitacolo. Mancanza di autorizzazioni, in un luogo con vincoli paesaggistici e senza aver comunicato nulla alla Soprintendenza. Sono alcune delle accuse che la Procura di Lagonegro ha imputato a Osvaldo Casalnuovo, padre di Massimo, all’ex sindaco di Buonabitacolo, Elia Rinaldi, al suo vice Barbara Lapenta e al suo assessore Carlo Bianco. La vicenda riguarda l’installazione del monumento in memoria di Casalnuovo, morto dopo una caduta dallo scooter nei pressi di un posto di blocco dei carabinieri. Il monumento, ora sotto sequestro e conservato in municipio, fu allestito nei pressi dei luogo della tragedia in occasione del quarto anniversario della sua morte. In questi giorni è stato notificato l’avviso di conclusione indagine per i quattro. Venti giorni per preparare le memorie difensive. Osvaldo Casalnuovo (difeso dall’avvocato Capano) è indagato come committente dell’opera - secondo gli inquirenti - priva dei permessi di costruire, in una zona a vincolo paesaggistico e un’altra serie di mancanze e presunte colpe. Il sindaco, il vice e l’assessore, invece, sono indagati per aver accordato l’installazione dell’opera in zona urbanisticamente agricola senza la variante, nè l’autorizzazione della Sopraintendenza.

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Il Mattino