Morte di un'ex maestra, suicidio e lettera ai figli: «Troppi debiti»

Morte di un'ex maestra, suicidio e lettera ai figli: «Troppi debiti»
Una vita dedicata agli altri. Alla sua famiglia, ai suoi studenti. Una vita di impegno e di lavoro e, quando arriva la pensione, nessuna gioia ma solo altra sofferenza. Altri...

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Una vita dedicata agli altri. Alla sua famiglia, ai suoi studenti. Una vita di impegno e di lavoro e, quando arriva la pensione, nessuna gioia ma solo altra sofferenza. Altri problemi, un peso troppo grande per lei, M.E., 73 anni, che ieri mattina ha deciso di togliersi la vita lanciandosi dal quinto piano della sua abitazione al Carmine affidando ad una lunga lettera destinata i suoi figli la propria sofferenza, legata a pressioni di natura economica. Un vero e proprio testamento morale nel quale l’insegnante in pensione racconta la sua sofferenza, le sue difficoltà di tutti i giorni. Spiega il suo imbarazzo nel non riuscire ad andare avanti. Una lettera «intima» in cui racconta di sé e dei pensieri che - specialmente negli ultimi giorni - le stavano affollando la mente.


Una giornata bruttissima, quella di ieri per la città di Salerno. Il tempo uggioso e la pioggia hanno reso ancora più pesante il dolore di due famiglie. Un tonfo improvviso fa sobbalzare gli abitanti del Carmine alle 8.30. Le urla di una donna che trova il suo compagno impiccato in casa, lascia senza parole i residenti del centro soltanto poche ore dopo. All’origine di tutto, la sofferenza di due anime che ad un certo punto non hanno più sopportato il peso della vita. Un finale tragico che ha scosso le coscienze, soprattutto perché gli episodi sono avvenuti a poca distanza di tempo l’uno dall’altro. E che ha impressionato, oltre che per le modalità, anche per le motivazioni: una sofferenza interiore e pressioni economiche (nel solo caso dell’insegnante) che potrebbero appartenere alla quotidianità di tante altre persone ma che, per loro, è stato più forte dell’amore per la vita.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino