Morto Franco Ricciardi, addio allo stilista di Salerno icona di stile ed eleganza

I funerali alle 13 presso la chiesa di San Pietro in Camerellis su Corso Garibaldi

Lo stilista Franco Ricciardi
Una vita a colori, scandita da risate fragorose, outfit all’avanguardia, foulard dalle tinte sgargianti poggiati sulle spalle o infilati in tasca e stoccate eleganti di un...

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Una vita a colori, scandita da risate fragorose, outfit all’avanguardia, foulard dalle tinte sgargianti poggiati sulle spalle o infilati in tasca e stoccate eleganti di un ventaglio sempre diverso e formato maxi. Charme e stile, unico e inconfondibile: era Franco Ricciardi. Il consulente di moda più famoso e ben voluto di Salerno, per 40 anni ha vestito le donne della città e non solo, se ne è andato ieri mattina a causa di una malattia. «Devo liberarmi del tempo e vivere il presente, giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante», scriveva in uno dei suoi ultimi post nei quali continuava ad apparire sempre sorridente e con quell’attenzione alla moda che faceva invidia a tutti. Sì perché solo lui riusciva ad abbinare alla perfezione il rosso con il marrone, il blu con l’arancio, il celeste con il giallo senza mai risultare spiacevole in quella scelta. Al contrario, la sua disinvoltura nel portamento scatenava ogni volta grandi apprezzamenti. Franco era chic.

Salerno è rimasta spiazzata per la sua improvvisa dipartita. In tanti lo avevano visto pochi giorni fa a passeggio sul corso: falcata lunga che faceva tanto mannequin in passerella e un continuo salutare amici e persone. Lo conoscevano tutti e tutti volevano bene a questo gentleman sempre cordiale ed educato. «Addio a Franco Ricciardi, un commerciante molto amato ed apprezzato nella nostra comunità. È stato un punto di riferimento per eleganza e signorilità unite ad un coinvolgente sorriso. Lo ricorderemo con affetto, esprimendo cordoglio a familiari ed amici», scrive il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli sui suoi canali social, condividendo lo sgomento che ieri mattina ha coinvolto un’intera città. E sì perché lui non era solo un’icona di stile, ma anche un esempio di libertà di espressione. Il suo essere «leggero», era anche un modo per esorcizzare paure e pensieri di una società spesso poco anticonformista. E poi il suo guizzo, che ha ispirato le più belle vetrine di Donna, la boutique che aveva lasciato qualche anno fa per andare in pensione, dopo essere riuscito nell’impresa di accontentare anche le lady più esigenti. 

Ha dettato il tempo della moda in città e a volte ha anticipato i trend. «Sono un esteta, ho vissuto la Salerno dell’opulenza quando si comprava senza badare al prezzo», aveva detto a Il Mattino in occasione di quell’addio che non definiva come una «fine corsa» ma come l’inizio di nuove avventure professionali. Amico di tutti i giovani commercianti che, nel tentativo di emularlo, avevano deciso di sperimentarsi nei negozi di moda, al fianco di Open di Annamaria Alfani, presenza fissa al Nettuno, ma anche al Macondo, a giugno scorso in prima linea per Buonissimi, l’evento benefico per i bambini oncologici. Da qualche settimana non lo si incontrava più. «Quanti anni aveva?», qualcuno chiede, ma non se ne viene a capo, semplicemente perché Franco, avendo attraversato la vita di tutti e di tutte, rimarrà nella memoria come un’anima senza tempo. I funerali oggi alle 13 presso la Chiesa di San Pietro in Camerellis su Corso Garibaldi.

Volendo trovare un appiglio al profondo dolore che nel giorno della Vigilia di Natale attanaglia tutti, in primis i fratelli Mario, Antonella e Adriana, forse potremmo rifarci a un suo pensiero che condivise sempre con i nostri lettori in tempi di pandemia: «Pensiamo di aver solo cambiato piazza. Cambiano le coordinate delle nostre rotte, ma i nostri cuori e le nostre anime continueranno ad abbracciarsi, sempre». Sempre.

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Il Mattino