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Le indagini furono condotte dai carabinieri della tenenza di Pagani, a Sant'Egidio del Monte Albino, alla fine di luglio scorso. Secondo la consulenza redatta da un perito, in relazione alla dinamica dell'incidente, le uniche responsabilità sarebbero del ragazzo minorenne che guidava lo scooter. Il veicolo proveniva da Angri e si dirigeva verso Pagani: all'altezza di via Ugo Foscolo lo scooter avrebbe tamponato un'auto che li precedeva e che pare fosse in procinto di svoltare. L'urto tra i due veicoli provocò la caduta dei due ragazzi. Ad avere la peggio fu il 18enne, travolto da una seconda auto che procedeva dalla direzione opposta. L'amico, invece, finì a ridosso dell'auto che precedeva lo scooter. Il giovane 18enne morì sul colpo, a causa delle gravi ferite riportate. Il resto delle persone fu soccorso dai sanitari di un'ambulanza, giunta sul posto insieme alle forze dell'ordine. I mezzi finirono, poi, sotto sequestro per volere dell'autorità giudiziaria per permettere tutte le verifiche utili in ambito investigativo, specie per ricostruire la dinamica del sinistro mortale.
Ebbene, dal lavoro del consulente non sarebbero emersi elementi tali da indurre la procura di Nocera a ritenere responsabili le due persone che guidavano le auto, che furono coinvolte nell'incidente stradale.
Per lui l'accusa di omicidio stradale, che integra una serie di violazioni anche del codice della strada. Il legale che assiste la famiglia, invece, ritiene responsabili anche i due automobilisti, al punto da opporsi alla richiesta di archiviazione della procura di Nocera Inferiore. Le due posizioni saranno discusse in camera di consiglio, alla fine dell'anno, dinanzi al gip. Il giudice potrebbe decidere per un'archiviazione o un'integrazione d'indagine. Il 17enne, invece, rischia di finire sotto processo, dopo la conclusione dell'inchiesta. Attualmente in comunità, per un altro precedente, potrà presentare memorie o chiedere dei riti alternativi una volta dinanzi al gip.
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Il Mattino