Salerno, vigile morto dopo lite con volontari dell'Enpa: accuse archiviate

Salerno, vigile morto dopo lite con volontari dell'Enpa: accuse archiviate
A maggio del 2016 furono indagati con l’accusa di omicidio colposo, abuso d’ufficio e usurpazione di funzione pubblica per la morte del vigile Andrea Mottola deceduto...

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A maggio del 2016 furono indagati con l’accusa di omicidio colposo, abuso d’ufficio e usurpazione di funzione pubblica per la morte del vigile Andrea Mottola deceduto per infarto dopo che quattro volontari Enpa (presidente la senatrice Carla Rocchi) lo hanno sottoposto a controllo perché si aggirava in un’area protetta tra i comuni di Serre ed Altavilla Silentina. Per i quattro, difesi dall’avvocato Francesco Dustin Grancagnolo, è ora finiti un incubo. Il gup Renata Sessa ha difatti disposto l’archiviazione nei confronti di Alfonso Albero, Pasquale De Gregorio , Alberto Marino e Pasquale Vernacchio (tre sono di Salerno ed uno di cava de’ Tirreni) tutti volontari Enpa. Secondo quanto indicato dal giudice nell’ordinanza, i quattro «hanno assunto dei comportamenti leciti e nei limiti delle facoltà che la legge attribuisce loro» e «senza mai abusare della propria posizione documentando prontamente la loro qualifica di guardie venatorie iscritte all’ Enpa ed autorizzate dal prefetto». Secondo il magistrato, inoltre, mancherebbe nesso di casualità tra il decesso e il controllo «come risulta dalla consulenza tecnica del medico legale per il quale la morte di Mottola sarebbe imputabile a cause naturali o patologiche in quanto la vittima non aveva alcun segno di trauma ; il cuore risultava di volume aumentato. Pur essendo possibile che il diverbio abbia contribuito a generare una situazione di stress e ansia la morte è da attribuire ad un o scompenso cardiaco che ha provocato un edema polmonare».
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Il Mattino