Dopo la nebbia all’olio d’oliva, e le polemiche dei residenti battipagliesi, arriva l’esposto all’Arpac. Ieri mattina, il consigliere regionale del M5s,...
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Ai tecnici regionali, Carmmarano scrive: «Negli ultimi mesi sono stato destinatario di decine di segnalazioni provenienti da cittadini residenti in località Taverna delle Rose del Comune di Battipaglia - si legge nell’esposto indirizzato ad Arpa Campania - relative a una condizione di emissioni odorigene moleste in atmosfera e di potenziale inquinamento ambientale». Una condizione che, come supposto da molti, sarebbe stata riconducibile alla lavorazione delle olive: «In particolare gli eventi inquinanti sarebbero riconducibili prevalentemente alla forte presenza di miasmi e al persistente odore di olio d’oliva - scrive ancora Cammarano - che si avvertono distintamente nell’aria».
Nei giorni passati, infatti, i residenti del quartiere segnalarano la presenza di veri e propri banchi di nebbia e un forte odore di olio d’oliva. Una circostanza che fece immediatamente pensare al sansificio Sios, che si trova a circa un chilometro dal quartiere. Cammarano, invece, non punta il dito, ma chiede ai tecnici regionali di fare le verifiche opportune: «Alla luce di quanto esposto - conclude - si chiede di intervenire prontamente per accertare le cause dello stato di alterazione dell’aria».
La denuncia, poi, è stata presentata nell’ambito di una manifestazione che si è tenuta ieri mattina, presso il centro sociale di Battipaglia. Organizzato da Vincenzo Nobile, attivista ambientale, e dai volontari per la difesa della madre terra, l’incontro ha visto una folta presenza di autorità politiche. Fra gli altri, oltre a Cammarano, erano presenti anche il deputato del M5s, Angelo Tofalo, e il senatore grillino, Andrea Cioffi. Presente anche il sindaco di Battipaglia, Cecilia Francese: «Nei corridoi si vocifera che mi vogliano chiamare, accontentarci sulla bonifica delle discariche e sull’uscita autostradale - ha detto Cecilia Francese a proposito dell’impianto di compostaggio, che dovrebbe sorgere presso lo Stir - ma io voglio essere chiamata ufficialmente, perché sono il sindaco di 50 mila abitanti e devo dare conto». Poi, Francese lancia anche una stoccata agli avversari politici: «Forse aspettano che io vada a casa - rilancia Francese - perché quando viene un commissario, si sa che certe cose diventano più facili». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino