Nel Cratere 200 famiglie diventano sentinelle dei terremoti

Nel Cratere 200 famiglie diventano sentinelle dei terremoti
200 famiglie tra Castelnuovo di Conza, Col­liano, San Gregorio Magno, Palomonte, Romagnano al Monte ospiteranno dei dispositivi sismici per monitorare i terremoti. L'area...

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200 famiglie tra Castelnuovo di Conza, Col­liano, San Gregorio Magno, Palomonte, Romagnano al Monte ospiteranno dei dispositivi sismici per monitorare i terremoti. L'area del Cratere ospiterà questa sperimentazione che stanno realizzando l'Università di Genova, con la Rete Sismica dell'Italia Nord-occidentale,  l'Università Federico II di Napoli e GFZ di Potsdam Germania.

 

La ricerca ed il monitoraggio che effettueranno, puntano a rilevare nell'arco di un anno non solo le scosse sulla dorsale che 40 anni fa tanti danni fece, ma anche il numero di terremoti, la loro intensità, i tempi tra i vari fenomeni. Il progetto di ricerca riguarda anche l'area avellinese e darà una mappatura fondamentale a costruire uno studio in questo campo per prevenire nuovi fenomeni. «Abbiamo interessato cittadini, famiglie, amministratori - spiega Angelo Strollo, uno dei ricercatori che si sta occupando della ricerca - Sono stati tutti molto collaborativi e partecipi, entusiasti. È un problema che resta molto vivo nella mente delle persone. Stiamo installando stazioni sismiche temporanee ma anche una fibra ottica tra Palomonte e Colliano». Un lavoro capillare che va ad insistere su quella faglia che per molti chilomentri si aprì 40 anni fa, con tutti i danni che ne seguirono. E le famiglie diventano così autentiche sentinelle dei terremoti. 

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Il Mattino