NOCERA INFERIORE - Un altro miracolo alla Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Nocera. Il protagonista di questa storia si chiama Arturo. Era ad un passo dalla morte. ...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ora è a casa con i suoi genitori, una coppia di umili cittadini ucraini che vivono a Trecase in provincia di Napoli. Era nato lo scorso 6 gennaio, giorno dell’Epifania, a 25 settimane. Pesava 800 grammi. Praticamente un aborto, spiegano i medici. La mamma Gianna, si sentì male, il marito Alexander la portò in ospedale. Sembrava tutto inutile, il feto venne espulso dall’utero, era grande quanto una mano, ma il suo cuore batteva. In quel corpicino la voglia di vivere era tanta.
Lo portano nella Tin, la terapia intensiva neonatale, dove si occupano di questi casi e di miracoli medici ed operatori sanitari ne fanno tanti. Passano i giorni ed il cuore di Arturo continua a battere. Il corpo prende forma, aumenta di peso. Ora sembra davvero un bambino. Ma quel cuore che sin dal primo istante di vita ha iniziato a battere mostra affaticamento. Dai controlli effettuati i medici scoprono che c’è una malformazione cardiaca.
C’è un piccolo foro. Si cerca di otturarlo con i farmaci. Ma la terapia non da risultati. Bisogna intervenire chirurgicamente. Il piccolo Arturo viene trasferito all’ospedale Monaldi di Napoli, struttura specializzata nelle cure cardio vascolari. In sala operatoria il forellino viene chiuso. Il bambino torna alla Tin a Nocera. Qui riprende la lenta ma preziosa cura di recupero del piccolo. Ma qualcosa non sembra andare per il meglio. Tanto da far pensare al peggio.
Ad Arturo viene amministrata anche l’estrema unzione. Poi il miracolo grazie alle cure, alla pazienza, delle volte alla testardaggine dell’equipe del dottore Ignazio Franzese. Arturo non vuole lasciare questo mondo che ha voluto con tutte le sue forze. Siamo alla fine della storia. Giovedì scorso viene dimesso, può andare finalmente a casa. Pesa tre chili e 970 grammi. E secondo i medici sarà un bambino normale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino