Prima l'incidente, poi le botte: «Niente targa o vi uccidiamo»

Prima l'incidente, poi le botte: «Niente targa o vi uccidiamo»
NOCERA INFERIORE - Un sorpasso azzardato con l'auto, poi il rientro in corsia e l'urto con un'altra macchina. Da lì la frenata, la discussione con gli occupanti...

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NOCERA INFERIORE - Un sorpasso azzardato con l'auto, poi il rientro in corsia e l'urto con un'altra macchina. Da lì la frenata, la discussione con gli occupanti dell'altro mezzo e poi l'aggressione. Sono i contorni di un'indagine conclusa ora con una citazione a giudizio firmata dalla procura di Nocera Inferiore per due nocerini, sotto processo dinanzi al giudice monocratico del tribunale, Anna Allegro. I due sono accusati a vario titolo di lesioni personali aggravate, compiute da più persone riunite. Le due vittime sono costituite parte civile nel dibattimento. L'incidente risale al 2013. «Il mio amico andava verso l'auto perchè la discussione stava degenerando - disse nella denuncia una delle due persone, ora parte offesa - per prendere una penna e segnare la targa, in modo da risolvere la questione. Ma l'altro lo ha strattonato e gli ha dato uno schiaffo, e alla fine se n'è andato via a bordo della sua auto».


La storia non era finita li. Dopo poco, l'auto che aveva sorpassato quella delle vittime ritornò sul luogo dell'incidente, dopo essersene andata, ma con dentro i due ragazzi, in compagnia di altre due persone. «Domani vengo a casa, prendo la pistola e ti sparo», disse uno dei due arrivati, mentre gli altri presero a minacciare le vittime di morte per aver cercato di prendere gli estremi della targa. «Noi restammo fermi - spiegò uno dei denuncianti - sperando che non si andasse oltre». Così non fu, perché i due furono aggrediti subito dopo a calci e pugni, con botte date anche con un casco. Fu solo grazie all'intervento di altre persone che si riuscì a riportare la calma. Le persone aggredite furono constrette a recarsi al pronto soccorso di Nocera Inferiore e dimesse con tre e cinque giorni di prognosi, a causa delle ferite riportate. L'auto degli imputati era tornata in corsia, dopo un sorpasso azzardato, per evitare di scontrarsi con un'altra auto che stava venendo nella direzione opposta. La brusca frenata provocò l'urto con la macchina dei denuncianti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino