NOCERA INFERIORE - È raggomitolato su se stesso in un letto che sembra essere enorme rispetto alle sue fattezze. Sembra volersi proteggere chissà da cosa. Forse anche...
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Proviene dal pronto soccorso. Sabato sera era stato portato da un’autoambulanza del servizio di emergenza 118. Accusava dolore al petto e disturbi gastrointestinali. Sarebbe rimasto sulla barella per l’intera notte. Così racconta un infermiere. Era quasi nudo, indossava un pannolone per l’incontinenza. L’uomo era avvolto in un foglio di cellophane prima che un ausiliario dell’ospedale lo coprisse con un lenzuolo ed una coperta. Ieri mattina è stato trasferito in reparto, nefrologia. C’era un posto letto libero. I medici, quando lo hanno visitato, avrebbero chiesto ai colleghi del pronto soccorso il motivo di una così lunga degenza in una stanza al piano terra. Forse sarebbe stato opportuno iniziare immediatamente una terapia. Sulla cartella clinica dell’ammalato poche notizie
Dati anagrafici; luogo di nascita, Nocera Superiore; residenza in via della Libertà a Roccapiemonte; diagnosi al momento del ricovero, anamnesi con «insufficienza cognitiva ed organica». Per questo motivo era affidato ai servizi socio assistenziali e psichiatrici. In quella cartella clinica non c’è altro. Nemmeno da dove proviene l’ammalato. Gli stessi operatori sanitari sembrano brancolare nel buio. In casi di emergenza a chi farete capo? «Chiameremo i servizi sociali, non è la prima volta». Sembra essere un giallo. Un infermiere dice che è un ospite di una residenza sanitaria assistita a Roccapiemonte. Il riscontro, però, è negativo. Dalle tre strutture presenti nella cittadina non è partita nessuna richiesta di soccorso. Difficile, complice il giorno festivo ed i cambi di turno, avere delle certezze. Al pronto soccorso impossibile raccogliere informazioni, sono troppo indaffarati. Il lavoro non manca in un ospedale ormai di frontiera. Inutile cercare di avere una spiegazione dai vertici ospedalieri ed aziendali. Tra segreterie telefoniche e un messaggio affidato ad un social network «non so nulla, tra l’altro non posso sapere tutto quello che accade nei dieci pronto soccorso dell’azienda. Verificherò se il paziente è stato gestito al meglio. Mi sembra strano anche perché a Nocera abbiamo l’Obi (osservazione breve intensiva)», l’Asl risolve così, al momento, la vicenda.
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Il Mattino