Nocerina-Brindisi, scontri tra tifosi: un centinaio di ultrà sotto la lente

Nocerina-Brindisi, scontri tra tifosi: un centinaio di ultrà sotto la lente
Sarebbero almeno un centinaio i tifosi finiti nel mirino delle forze dell’ordine, impegnate in queste ore ad identificare i volti di chi ha partecipato agli episodi di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sarebbero almeno un centinaio i tifosi finiti nel mirino delle forze dell’ordine, impegnate in queste ore ad identificare i volti di chi ha partecipato agli episodi di violenza di domenica pomeriggio a Nocera Superiore, quando gli ultras del Brindisi e della Nocerina sono venuti alle mani.

Gli scontri registrati tra via Porta Romana e via Anfiteatro, a cavallo delle due Nocera, sono al centro di un’indagine della polizia di Nocera Inferiore, agli ordini del vice questore Aniello Ingenito, e della Questura di Salerno in collaborazione con quella di Brindisi. Gli investigatori hanno acquisito le immagini di diverse telecamere piazzate lungo la strada, in via Grotti, così come video riprodotti dai telefonini e raccolto testimonianze da cittadini e residenti fino a ieri mattina, per ricostruire i profili di responsabilità di un gruppo nutrito di persone. Tanta la paura percepita da chi era in strada o in casa, al punto da serrare porte e finestre per timore di essere minacciati o aggrediti a loro volta, durante il passaggio degli ultras. 

La partita, già ad alto rischio per vecchi precedenti, aveva previsto - su decisione degli organi competenti - un percorso scortato per consentire ai tifosi pugliesi di giungere allo stadio. Un percorso che sarebbe stato violato proprio da questi ultimi, con i bus attesi invano alla barriera di Mercato San Severino. È una delle circostanze oggetto d’indagine che andrà chiarita quanto prima. Una parte dei tifosi è così finita - non si sa se premeditatamente o per caso - nelle strade interne, a Nocera Superiore, scatenando una caccia all’uomo, armata di pietre e tubi di plastica. Vi sarebbero stati già i primi sequestri, in tal senso. Lo scontro con una parte dei tifosi della Nocerina è stato inevitabile. Due i feriti, in modo lieve, entrambi pugliesi. Tre invece le auto danneggiate, sempre provenienti dalla Puglia, così come un mini bus a nove posti. I tifosi del Brindisi sono stati poi scortati allo stadio, una volta ristabilito l’ordine e accompagnati lungo la strada di casa, al termine del match.

Il lavoro della polizia è stato impegnativo, in ragione della strada stretta lungo la quale sono passati gli ultras ma che ha scongiurato conseguenze peggiori. Al momento, sono tuttavia due ragazzi di Nocera Inferiore ad essere stati identificati e interrogati in commissariato, nella giornata di domenica, per quanto accaduto. Per loro quasi certa la richiesta di un Daspo, in attesa dello sviluppo delle indagini sulle singole responsabilità. Sugli episodi è stato molto critico il presidente del Brindisi, Daniele Arigliano: «Restringere a 90 tifosi ospiti la trasferta per poi lasciare 300 tifosi fuori a uccidersi di botte è assurdo. Complimenti a chi ha gestito il servizio d’ordine di questa partita».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino