Due occhioni scuri che brillano dietro un paio di occhiali dalla montatura rossa. Uno sguardo espressivo, che nasconde la sofferenza di chi ha paura di non farcela. Maria (la...
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Non è il solito caso di anoressia. Maria fino a sei mesi fa era una ragazza felice. Ultima di tre figli, una laurea conseguita a pieni voti in scienze infermieristiche e tanti sogni nel cuore, la 25enne di Scafati aveva solo un disagio: quei cento chili mal distribuiti sui suoi 160 cm di altezza. Tutte le diete sperimentate non avevano prodotto risultati. Così, a dicembre scorso, Maria decide di tentare la strada della chirurgia per dimagrire drasticamente. Si affida ad una clinica convenzionata del salernitano dove, il 3 dicembre, si sottopone ad un intervento di resezione di una parte dello stomaco per via laparascopica. Tutto va secondo il protocollo. Sei giorni dopo la ragazza ritorna a casa per cominciare la sua nuova vita. Qualcosa, però, va storto. Maria è sempre più inappetente, mangia poco e vomita tutto ciò che riesce a ingerire.
Accanto a lei, a sostenerla e a darle speranza, c’è la mamma che spera in qualcuno che possa aiutare la sua bambina. «Non sappiamo più a chi rivolgerci. Vorrei solo che qualche specialista, leggendo questa storia, possa raccogliere il nostro appello e studiare il caso di mia figlia, che si sta spegnendo giorno dopo giorno. Non voglio accusare nessuno. Voglio solo che Maria torni a vivere e a sorridere». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino