Nuove imprese a Buccino, le Fonderie Pisano sfidano l'Asi

Nuove imprese a Buccino, le Fonderie Pisano sfidano l'Asi
Le Fonderie Pisano contro l'Asi di Salerno. Stavolta l'azienda di Fratte ricorre al Tar chiedendo di sospendere la proroga che ferma il bando pubblico per...

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Le Fonderie Pisano contro l'Asi di Salerno. Stavolta l'azienda di Fratte ricorre al Tar chiedendo di sospendere la proroga che ferma il bando pubblico per l'insediamento di nuove imprese nell'area di Buccino. Si intrecciano così nuovi ricorsi e nuove vicende che ruotano sempre intorno a un punto cruciale: la delocalizzazione dello stabilimento e la variante al Puc che ha approvato il comune di Buccino, impedendo di fatto alle Pisano di insediarsi nell'area.


A marzo 2018 , quasi un anno fa, l'Asi emanò il bando per insediare nuove aziende nei nuclei industriali del Cratere. I Pisano fecero domanda per quello di Buccino. Nel frattempo però, ed era dicembre 2017, il Comune aveva avviato le procedure di variante del proprio Puc proprio sull'area industriale, affinché divenisse area agro industriale. Le Pisano ricorsero contro la variante al Puc, che il consiglio comunale di Buccino, dopo un lungo iter approvò. Era giugno 2018. A questo punto, l'Asi, in attesa della pronuncia del Tar sulla questione variante, sospese il bando. Dal momento che quel ricorso è ancora in piedi, anzi non è stato mai neppure discusso, l'Asi ha prorogato per altri sei mesi, quindi fino a giugno 2019, la sospensione del bando.

Le fonderie Pisano hanno fatto ricorso contro questa sospensione, ultimo atto giudiziario in termini cronologici, arricchendo ulteriormente la produzione di questa lunga scia giudiziaria. E dentro questo ricorso ulteriore entra anche Buccino stessa. Un atto che si aggiunge a quello in itinere, relativo alla vicenda della variante Puc, quindi a Pisano e altre otto aziende dell'area vs Buccino. Lo scorso ottobre, quando era stata fissata l'udienza, per la seconda volta, proprio le Pisano e le otto aziende chiesero un rinvio di questo procedimento perché la Provincia, nel frattempo, aveva dato parere favorevole alla variante. Era intervenuto un fatto nuovo importante, che impose il rinvio. In realtà, da ottobre, non è stata ancora fissata questa nuova udienza, forse ci sarà a maggio prossimo. Ma intanto, arriva questo ricorso aggiuntivo dei Pisano verso Asi e contro la proroga della sospensione del bando. Forse a febbraio la gfissazione dell'udienza.
 

Si apre così un nuovo fronte. Ma non è l'unico. Il comune di Buccino, nel frattempo, ha ottenuto tutti i pareri richiesti dalle norme sulla sua variante al Puc. Anche le posizioni del Genio Civile e della Soprintendenza sono stati notificati al Comune. E sono tutti favorevoli. In pratica tutti gli enti che si dovevano pronunciare su quella variante hanno approvato. Enti che, a questo punto, potrebbero entrare nella vicenda giudiziaria, in questa sorta di maxiricorso in cui si allunga sempre più l'elenco degli attori resistenti (Buccino e gli enti che hanno detto sì alla variante) contro i ricorrenti (Fonderie Pisano e otto aziende). Vicende parallele dunque si alternano. Da una parte le Pisano contro l'Asi ma anche contro Buccino; dall'altra le Pisano contro Buccino e chi ha dato i pareri a quella variante. Il Comune, dopo aver incassato tutti i pareri richiesti è pronto a prenderne atto in consiglio comunale, concludendo definitivamente l'iter di approvazione anche prima che il Tar si pronunci. La macchinosa vicenda della delocalizzazione si aggiunge a quella altrettanto complessa vicenda della vita stessa dello stabilimento di Fratte, tra aperture e chiusure, emissioni, analisi, procedure e tanto altro. Con i lavoratori che attraverso il sindacato, intendono fare una sorta di tour nelle aree dove si potrebbe delocalizzare per spiegare cosa sia la nuova azienda. Un tour che suona come un tentativo visto che le questioni sembrano spinose e molto complesse. Tutto, probabilmente, si risolverà solo nelle aule di quale tribunale.
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Il Mattino