Offerta «ritoccata» per la vendita di immobili, consigliere comunale e funzionario rischiano il processo

Offerta «ritoccata» per la vendita di immobili, consigliere comunale e funzionario rischiano il processo
CAVA DE' TIRRENI. Avrebbero consentito ad un commerciante di modificare l'offerta, già sigillata in busta, presentata per l'acquisto di un immobile di...

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CAVA DE' TIRRENI. Avrebbero consentito ad un commerciante di modificare l'offerta, già sigillata in busta, presentata per l'acquisto di un immobile di proprietà comunale. Con l'accusa di turbativa d'asta, rischiano il processo il consigliere comunale Anna Padovano Sorrentino, il funzionario del Suap del comune di Cava de' Tirreni, Maria Luisa Zenna e il commerciante metelliano Osvaldo Tagliaferri. Il sostituto procuratore presso il tribunale di Nocera Inferiore, Angelo Rubano, ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti e tre. La procedura indetta dal Comune di Cava riguardava la vendita di tre lotti, ognuno con un locale a piano terra, di proprietà dell’Ente, che aveva deciso di alienare nel gennaio del 2017. Per poter partecipare alla gara bisognava far pervenire, come da prassi, la propria offerta al protocollo del Comune entro le ore 12 del 6 febbraio scorso. Secondo le indagini della sezione di polizia giudiziaria agli ordini del luogotenente Alberto Mancusi, una delle offerte fu modificata prima dell'apertura delle buste. Poco prima dello scadere dei termini, Tagliaferri sarebbe stato avvisato di un’altra offerta giunta per il lotto di via della Repubblica. A quel punto, sia il consigliere comunale che la funzionaria avrebbero accompagnato l'uomo all’ufficio protocollo, consentendogli di trovare la busta, già sigillata, aprirla e alternarne il contenuto, con un'offerta più vantaggiosa al fine di assicuarsi l'immobile. Queste le accuse. L'inchiesta partì dopo che alcuni dipendenti comunali scoprirono la cosa, facendo arrivare per via istituzionale la notizia del presunto raggiro all'attenzione del sindaco Vincenzo Servalli. Il primo cittadino portò a quel punto gli atti in procura, dopo aver revocato la delega al Patrimonio al consigliere Sorrentino. Su di un eventuale processo, deciderà ora il gip in udienza preliminare. 
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Il Mattino