Veleni. E minacce. Anche pesanti. E paura ora. L’aria ad Acciaroli era e rimane plumbea. Per nulla stemperata, anzi, dalla messa in onda dello sceneggiato lunedì...
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Prima un post di Peppe Tarallo, ex presidente del parco del Cilento, che racconta la figura di Vassallo e il loro legame. Un’intesa fatta anche di litigi e incomprensioni come può esserla quella tra due primi cittadini testardi e orgogliosi come lo sono i cilentani. Un lungo post scritto dal Brasile.
Non gradisce il compagno della figlia di Vassallo, Daniele Santonicola che passa direttamente alle minacce: «Tu continua a dire stronzate insieme a ‘sti giornalisti falliti di merda. Quando torni facciamo i conti....». Ieri prova a stemperare il clima il figlio di Tarallo. E poi si sfoga: «Basta! Non ho più niente da dire se non che ho paura. Ho paura», ripete, usando le maiuscole, Pasquale Tarallo, ristoratore della vicina Agnone. Tutto avvenuto, note, giudizi e minacce, sulle bacheche pubbliche di Facebook. E ieri Tarallo junior ammette: «L’aria si è fatta pesante. Il clima è diventato pessimo e vieni minacciato solo per un’opinione».
Tarallo senior, ex sindaco Montecorice, era compagno di partito di Vassallo. Cinque anni di differenza ed entrambi con una tessera dei Verdi in tasca. Amici ma anche pronti a litigare. Su due cose, in particolare. La prima: la firma di Vassallo al tso per Franco Mastrogiovanni, il maestro anarchico che muore proprio quel ricovero in un letto di contenzione dopo 84 ore di agonia atroce; la seconda: la lottizzazione di un megaresidence a Pioppi, frazione di Pollica-Acciaroli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino