NOCERA INFERIORE - Il processo per l'omicidio dell'avvocato Giorgio Barbarulo viene sospeso per un problema di estradizione. L'imputato è Macario Mariniello,...
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In caso di diniego dell'eccezione pressentata, il Gup manderà Mariniello a processo. Nel caso opposto, gli atti tornerebbero alla Procura. L'omicidio di cui è accusato si consumò durante gli anni 80, quando la camorra di Cutolo imperversava nell'Agro nocerino sarnese. Vittima dell'agguato il noto legale nocerino Giorgio Barbarulo, consumato nel suo studio, il 29 luglio del 1980. Secondo le indagini, Mariniello ordì ed eseguì l’omicidio entrando all'interno del palazzo dove c’era lo studio dell’avvocato, irrompendo con una pistola e facendo fuoco a vista, con 8 colpi esplosi in rapida sequenza. L’arma era una Beretta calibro 7,65, munita di silenziatore. A nulla valse il tentativo di fuga della vittima.
La dinamica venne ricostruita oltre dieci anni dopo grazie alle testimonianze di un complice e poi collaboratore di giustizia di Mariniello. Il palo che era all'esterno dello studio legale sbarrò la fuga al penalista, con un ulteriore batteria che per la Procura Antimafia avrebbe individuato in almeno quattro persone. Secondo le contestazioni degli investigatori, quell’esecuzione aveva una scintilla passionale, un delitto d’onore, destinato a comprovare una volta per tutte lo status dell’emergente Mariniello. Il 59enne uccise l’avvocato mentre era ricercato dai carabinieri per altri due omicidi. Il processo, dopo un lunghissimo iter, è ritornato in fase preliminare dopo un annullamento disposto dalla Suprema Corte di Cassazione, anche in quella fase legato ad un problema sull'estradizione del nocerino dalla Spagna. In primo grado Mariniello era stato condannato all'ergastolo, ma in Appello ottenne una prima decurtazione, con la condanna riformulata in vent'anni di reclusione. La sua fedina penale registra precedenti per associazione mafiosa e omicidio, con la partecipazione al sodalizio criminale guidato dal “Professore” Raffaele Cutolo, vertice della Nuova Camorra Organizzata e il passaggio alla Nuova Famiglia di Carmine Alfieri e Pasquale Galasso, con un tentativo di costituire su sua iniziativa un gruppo criminale dell’Agro nocerino. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino