Ravello, omicidio passionale Il pm: «Ergastolo per la Dipino»

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Ravello. Un omicidio volontario, maturato nell’ambito di un menàge a tre che, alla rivale, ormai andava stretto. Carcere a vita per Vincenza Dipino, la 57enne di...

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Ravello. Un omicidio volontario, maturato nell’ambito di un menàge a tre che, alla rivale, ormai andava stretto. Carcere a vita per Vincenza Dipino, la 57enne di Ravello accusata di avere ucciso, in concorso con l’amante Giuseppe Lima, la 45enne scafatese Patrizia Attruia, strangolandola con le sue mani. Questa, almeno, la richiesta formulata ieri dal pubblico ministero Cristina Giusti che, davanti ai giudici della Corte d’Assise del tribunale di Salerno, ha ricostruito nei minimi dettagli l’omicidio ridisegnando quell’assurdo rapporto a tre, nato a causa delle grosse condizioni di indigenza dei due compagni che, costretti in un fabbricato rurale dopo che Lima, reduce dalla separazione dalla moglie, era stato cacciato di casa dal padre, accettarono l’ospitalità offerta dalla Dipino. Nel corso della sua requisitoria il magistrato non ha fatto nessuno sconto all’imputata che, in un primo momento era accusata anche di aver narcotizzato la vittima prima di ucciderla nella notte tra il 26 ed il 27 marzo 2015. 
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Il Mattino