C'è un video che riprende Luana mentre si dirige in direzione della baracca dove viveva Nicola Del Sorbo, l'uomo con il quale aveva una relazione. Poi...
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L'ASSASSINO
Reo confesso, difeso dal legale Luigi Senatore, il 34enne sarà interrogato dal gip domani, nell'udienza utile alla convalida del fermo. Nella stessa giornata, si terranno i funerali di Luana Rainone, uccisa dal suo amante con una coltellata alla gola, a seguito di una discussione violenta. Il suo corpo era stato poi messo in una busta dei rifiuti, dopo essere stata avvolto in un piumone. Infine, gettata in un pozzo delle acque nere di un terreno di Poggiomarino in via Fontanelle. Ieri pomeriggio, il medico legale ha effettuato l'autopsia sul corpo della ragazza. Dalle prime informazioni - ma si dovranno attendere i tempi fissati dalla legge per il deposito - la giovane sarebbe morta a seguito della coltellata alla gola che gli aveva inflitto l'indagato. Da stabilire il giorno del decesso, presumibilmente collocato dal giorno della sua scomparsa, il 23 luglio, al 25 dello stesso mese. A condurre i carabinieri sul luogo del ritrovamento del cadavere era stato proprio Del Sorbo, in un terreno di proprietà della sorella. Le indagini sono state condotte dai carabinieri di San Valentino Torio e del reparto territoriale di Nocera Inferiore, oltre a quelli del comando provinciale di Salerno.
LA LITE
Stando alle dichiarazioni spontanee prima e alla confessione successiva dell'indagato, rese al pm titolare dell'indagine Viviana Vessa, Del Sorbo avrebbe avuto con la donna prima un rapporto sessuale. I due avevano assunto anche della cocaina. Tra i due c'era poi stata una discussione, finita in litigio, durante la quale la ragazza avrebbe imposto all'uomo di lasciare la sua compagna e i figli, per stare con lei. Al rifiuto dell'uomo, fortemente legato invece alla compagna e madre dei suoi tre figli, Luana Rainone avrebbe reagito in malo modo. Avrebbe preso a calci il 34enne, per poi colpirlo con un telefonino. A quel punto l'uomo avrebbe reagito con ferocia. Mentre si trovavano in cucina, il 34enne avrebbe afferrato un coltello e colpito la ragazza alla gola. Poi la morte e l'occultamento del corpo. Per circa un mese, l'uomo avrebbe dormito, in sostanza, con il cadavere della 31enne a pochi metri da casa. Stando sempre al racconto reso al pm, Nicola Del Sorbo, con due condanne in passato per due episodi di estorsione ad alcuni faimliari, avrebbe vissuto nel timore di essere scoperto, convinto che prima o poi si sarebbe presentato ai carabinieri. Preso dal rimorso per quanto fatto. Agli investigatori ha spiegato di aver perso la testa e di aver agito in un momento di rabbia. Il suo avvocato ha già avanzato intanto richiesta di una consulenza tossicologica, per verificare se e quanto la droga abbia inciso nelle fasi del delitto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino