Rifiutò un rapporto, la uccisero condannati i killer della prostituta

Il luogo in cui fu scoperto il corpo senza vita di Gorizia Coppola, a Pagani
PAGANI - Sono stati entrambi condannati i due giovani paganesi, Gennaro Avitabile e Luigi Femiano, per l’omicidio volontario di Gorizia Coppola, la 44enne di Nocera...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PAGANI - Sono stati entrambi condannati i due giovani paganesi, Gennaro Avitabile e Luigi Femiano, per l’omicidio volontario di Gorizia Coppola, la 44enne di Nocera Inferiore che si prostituiva per vivere. Per il primo, il gup Paolo Valiante, ha deciso per 14 anni di carcere, mentre per il secondo la pena è stata di 16. La differenza è che il primo assistette all’omicidio, mentre Femiano, con una sola coltellata, ne fu materialmente l’autore. La sentenza è giunta nel tardo pomeriggio di ieri, al termine del rito abbreviato.


Il fatto risale alla notte tra il 2 e il 3 maggio scorso, in via Mangioni a Pagani, nei pressi del mercato ortofrutticolo. I due ragazzi avevano proposto alla donna un rapporto sessuale senza però corrisponderle denaro. Lei si era rifiutata, costringendo i due - a bordo di una Citroen - a prendere la via di casa. Dopo 10 metri ritornarono dalla donna per spaventarla, proponendo nuovamente di consumare un rapporto sessuale senza pagare. Gorizia rifiutò nuovamente, lasciandosi probabilmente scappare anche qualche battuta. Fu allora che Femiano, ricevendo un coltello con una lama di 25 centimetri da Avitabile, colpì la donna nella regione del basso sterno. La 44enne morì dissanguata, nonostante i soccorsi. L’arma del delitto fu abbandonata e poi ritrovata in un giardino che costeggiava il convento di Sant’Anna, a Pagani. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino