Ricordare l’operato di un amministratore pubblico, Angelo Vassallo, e soprattutto alimentare il vento della speranza, quello che soffiava ieri sera sul porto di Acciaroli in...
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Già, la legalità, tema che alimenta il dibattito nel salotto all’aperto, allestito a due passi dal mare che il sindaco pescatore tanto amava. C’è il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. «Lo Stato, a distanza di così tanti anni, non ha individuato la verità, gli esecutori e i mandanti - sottolinea De Magistris - Questa è una responsabilità grave che va colmata. La maggioranza delle persone chiede verità e giustizia per un sindaco ammazzato in modo così brutale. Senza di essa non c’è democrazia». Vassallo è diventato però anche il simbolo di una Campania, quella bella, fatta di impegno e di legalità. «Credo che bisogna dare forza alle persone che lottano in difesa alle nostre terre, senza mai lasciarle sole - aggiunge il primo cittadino di Napoli - Molto spesso si viene ammazzati perché si rimane soli, ed è molto importante la catena di solidarietà nei confronti delle persone che si espongono contro il crimine, il malaffare e la corruzione».
Nel frattempo, Dario Vassallo formalizza ufficialmente l’incarico all’ex pm della Trattativa Stato-mafia, Antonio Ingroia, che sarà l’avvocato di parte civile delle indagini sull’omicidio del fratello-sindaco. «Delitti eccellenti come quelli del sindaco Vassallo - spiega Ingroia - senza apparenti barlumi di verità dopo tanti anni, hanno una sola spiegazione: sono delitti che nascondono moventi occulti, frutto di incroci tra interessi criminali e ambienti istituzionali deviati». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino