Togliendo quello che negli anni era divenuta una vera e propria giungla che copriva il versante occidentale delle mura di Paestum, gli archeologi hanno scoperto capitelli,...
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I lavori di pulizia delle mura, precisano dalla direzione del parco archeologico, sono stati avviati pochi giorni fa nell'ambito di un progetto europeo finanziato con fondi strutturali e funzionale al restauro e alla riqualificazione della cinta muraria dell'antica Paestum, lunga circa 5 km. Gli elementi architettonici, di estremo interesse anche per la presenza di tracce di intonaco e pittura color rosso, sembrano essere stati accumulati lungo le mura nell'ambito di lavori agricoli a partire dagli anni '60. Sembrano appartenere ad un edificio di dimensioni minori - un tempietto o un portico (stoà) - che risalirebbe allo stesso orizzonte della Tomba del Tuffatore e del Tempio di Athena (fine VI/inizi V sec. a.C.). Come spiega il direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, la zona in passato ha restituito una stipe votiva, con statuette fittili di divinità femminili in trono e frammenti ceramici databili tra VI e III sec. a.C. Si trova nelle vicinanze di quello che con molta probabilità era il kerameikos di Paestum, il quartiere artigianale dove si fabbricavano i famosi vasi dipinti della città.
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Il Mattino