Pagani, 200 bidoni con oli minerali e rifiuti pericolosi: sequestro e denuncia

Pagani, 200 bidoni con oli minerali e rifiuti pericolosi: sequestro e denuncia
Sono duecento i bidoni di plastica con dentro oli minerali e altri rifiuti pericolosi, in fase di accertamento, così come una decina di paraurti, trovati giorni fa e...

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Sono duecento i bidoni di plastica con dentro oli minerali e altri rifiuti pericolosi, in fase di accertamento, così come una decina di paraurti, trovati giorni fa e depositati in un’azienda di smaltimento di Pagani. Il tutto è finito sotto sequestro. A coordinare l'operazione i carabinieri forestali a tutela dell’ambiente nell’Agro nocerino sarnese, impegnati in controlli presso attività produttive, insieme ai militari della stazione di Cava de’ Tirreni. L'azienda si occupa di recupero e stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi. A fornire un aiuto anche i tecnici specializzati del Dipartimento di Salerno dell’Arpac.

Durante i controlli sulle modalità di gestione dei rifiuti ed il rispetto della normativa in materia di scarichi, i carabinieri forestali hanno scoperto nel piazzale antistante l’azienda circa 200 bidoni in plastica di svariate dimensioni, vuoti ma contenenti residui di sostanze pericolose e parti di autoveicoli, come una decina di paraurti. Sui bidoni c'era anche il marchio di contenuto altamente infiammabile.

Gli investigatori hanno chiesto al proprietario della ditta i titoli che consentivano alla sua azienda di avere i bidoni nel piazzale, in ragione di quello che avrebbero potuto contenere, come oli minerali e fertilizzanti usati in agricoltura. Quel genere di rifiuti non risultano nella tabella dell’Autorizzazione unica ambientale, l’Aua, rilasciata alla ditta dal Comune di Pagani. In ragione della mancata autorizzazione, i militari hanno sequestrato i rifiuti depositati ed hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore il titolare dell’azienda. I militari sono ora impegnati a ricostruire in ambito investigativo a chi facessero riferimento quei rifiuti e perchè non fossero stati conferiti tramite i canali ufficiali dalle aziende produttrici. La merce potrebbe essere stata anche depositata temporaneamente da terzi. 

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Il Mattino