Sono oltre 5mila i palazzi residenziali del territorio cittadino di Salerno ad essere “sorvegliati speciali”, perché con una carta d’identità tale...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La stragrande maggioranza delle strutture abitative risalgono al periodo compreso tra il 1919 e il 1980. Oltre 1.100 i palazzi di epoca fascista, mentre 1.200 le strutture costruite dal 1946 al 1960. Nuovamente 1.150 i palazzi realizzati negli anni sessanta, mentre 904 quelli costruiti il decennio successivo. Tutte strutture che, almeno sul territorio cittadino di Salerno, meritano attenzione particolare per via della necessità di manutenzione ciclica. I recenti accadimenti di Napoli, con i calcinacci caduti da un palazzo di via Duomo che hanno causato la morte di un uomo di 66 anni, pongono nuovamente al centro dell’agenda un più serrato controllo sullo stato di salute delle costruzioni. Non si tratta di un problema solo di età, perché, in questo caso il centro storico sarebbe la cosiddetta “zona rossa”, ma di materiale di costruzione. Il monitoraggio dell’Istat analizza anche questo elemento, e cioè la realizzazione dei palazzi: più della metà degli edifici (51 per cento) è in calcestruzzo armato, il 36,5 per cento è in muratura portante, mentre il 12 per cento è in acciaio o legno o altri materiali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino