«Il 5 dicembre 1998 il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni ottiene il riconoscimento Unesco con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula». Un traguardo prezioso raggiunto, non con poche difficoltà, venticinque anni fa per volontà del compianto Vincenzo La Valva, primo presidente del Parco e dall’ex direttore Domenico Nicoletti.

L’importante anniversario è stato celebrato ieri mattina a Vallo della Lucania con i rappresentati dei club Unesco del territorio, le organizzazioni impegnate nella tutela e promozione del patrimonio storico, culturale e ambientale e i protagonisti d’allora, tra questi l’ex presidente provinciale Alfonso Andria. «La candidatura all’Unesco fu una sfida provocatoria per il territorio - ha detto Nicoletti - il Parco era nato da pochi anni e nessuno lo voleva a cause delle restrizioni. In quel momento di grande depressione nacque l’ambiziosa idea, che fu subito condivisa da Andria. Il dossier per la candidatura, composto da cinquanta pagine, che raccontano la storia del territorio, conquistò la commissione dell’Unesco, con sede a Parigi, e dopo sei mesi La Valva fu chiamato a Kyoto per illustrarlo ai 500 delegati delle Nazioni Unite. Ricordo ancora quando al telefono, piangendo, mi annunciò di aver ottenuto il riconoscimento».

In platea gli studenti delle scuole cilentane ai quali è rivolta la nuova sfida: la maratona delle idee sulle tematiche di attualità che si collegano ai valori del riconoscimento e alle sue prospettive nell’ambito dell’azione educativa attraverso l’alternanza scuola-lavoro. La maratona si terrà a Paestum dal 12 al 14 aprile 2024. Le migliori idee saranno premiate con borse di studio.

Il provveditore di Salerno Mimì Minella ha già condiviso il progetto e sollecitato le scuole a partecipare. Nicoletti: «Rilanciamo il Parco coi giovani, farebbero bene anche all’interno del consiglio direttivo».