Nuovi campetti all'Immacolata di Pontecagnano Faiano, calcio inaugurale col vescovo Bellandi

Sotto la guida del parroco, don Antonio Pisani, la parrocchia sta assumendo un nuovo volto: dopo la ristrutturazione della chiesa madre e della congrega si dà ora ai giovani un luogo per giocare e stare insieme

L'inaugurazione col vescovo Bellandi
L’arcivescovo Andrea Bellandi ha inaugurato i nuovi campetti polifunzionali della parrocchia dell’Immacolata di Pontecagnano Faiano che, sotto la guida del parroco,...

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L’arcivescovo Andrea Bellandi ha inaugurato i nuovi campetti polifunzionali della parrocchia dell’Immacolata di Pontecagnano Faiano che, sotto la guida del parroco, don Antonio Pisani, sta assumendo un volto rinnovato. Dopo la ristrutturazione della chiesa madre e della congrega si dà ora ai giovani un luogo per giocare e stare insieme, vivendo l’amicizia autentica e non virtuale, tema al quale proprio il presule ha dedicato alcuni recenti interventi pubblici.

«Plaudo a questo sforzo fatto dalla comunità parrocchiale, a partire dai sacerdoti, con il sostegno dell’amministrazione - commenta domenica monsignor Bellandi, che tra l’altro firma uno dei palloni e dà il calcio d’inizio alla prima partitella ospitata sui nuovi campetti - questi sono luoghi che aiutano una comunità non solo ecclesiale, ma civile, a ritrovare momenti di aggregazione che fanno bene. Mi auguro che vadano sfruttati e custoditi nel modo giusto perché altri possano usufruire e godere di questo bello spazio».

«Noi - dice ancora - abbiamo bisogno di luoghi dove creare o ricreare rapporti di amicizia, fraternità, incontro. Il brutto di questi tempi, anche forse per la pandemia che abbiamo attraversato, è il ritirarsi ognuno nel proprio nascondiglio. Ecco la fatica di aprirsi all’altro. Che ci siano luoghi, soprattutto per i ragazzi, dove si vive del tempo insieme, in fraternità, è fondamentale per le nuove generazioni perché possano gustare quello che avevamo noi tempo fa. Questo è legato alla vita di una parrocchia. Non c’è divisione, nella comunità cristiana, tra momento dello spirito e tempo insieme agli altri». Il campetto rientra in un progetto più vasto.

Lo ricorda don Pisani: «Dopo il restauro di chiesa madre e congrega inizia questa grande opera che è la Casa del Ragazzo, un grande desiderio che porto nel cuore. È la parrocchia che sogno, fatta di relazioni, di sguardi, d’amore, di comprensione, di grande amicizia».
 

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Il Mattino