Vibonati, papà si improvvisa ostetrico: Silvio nasce nel bagno di casa

Amedeo Trezza sollecita le istituzioni locali ad impegnarsi nel mantenimento e potenziamento dei servizi sanitari essenziali nelle aree rurali: «Cosa sarebbe accaduto alla mia compagna in caso di complicanze?»

Silvio e il suo papà
Aveva fretta di nascere il piccolo Silvio. Troppa per aspettare l’arrivo dell’ambulanza e così è toccato a papà Amedeo aiutare mamma Lisa a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Aveva fretta di nascere il piccolo Silvio. Troppa per aspettare l’arrivo dell’ambulanza e così è toccato a papà Amedeo aiutare mamma Lisa a partorire.

È venuto alla luce, alle tre di notte del 17 gennaio, nel bagno di casa, tra i boschi di Vibonati. Il termine della gravidanza era previsto per quel giorno ma la giovane donna, già madre di un altro bambino, non aveva avvertito la necessità di recarsi in ospedale, all’improvviso le doglie e il piccolo che forzava per uscire. Il padre si è improvvisato ostetrico e in venti minuti ha portato a termine il parto con l’espulsione della placenta.

Nel frattempo è giunta l’ambulanza che ha provveduto a trasferire la mamma e il neonato, oltre tre chili, all’ospedale di Sapri. Entrambi stanno bene e saranno presso dimessi. La coppia è nota per l’attività ricettiva e di ristorazione in cui vive, ospita, produce cibo e benessere senza seguire modelli di sviluppo convenzionale. E il parto in casa è stato un altro atto d’amore per le proprie radici. Amedeo Trezza sollecita le istituzioni locali ad impegnarsi nel mantenimento e potenziamento dei servizi sanitari essenziali nelle aree rurali: «Necessari per evitare lo spopolamento. Cosa sarebbe accaduto alla mia compagna in caso di complicanze?».

Il papà “ostetrico per caso” spera che la sua testimonianza possa contribuire ad evitare la chiusura del reparto di maternità. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino