Partorisce una bimba senza vita poi presenta denuncia in procura

Partorisce una bimba senza vita poi presenta denuncia in procura
Stavano per diventare genitori, ma il momento più emozionante si è trasformato in una tragedia. La donna ha partorito una bimba morta. I due genitori residenti a...

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Stavano per diventare genitori, ma il momento più emozionante si è trasformato in una tragedia. La donna ha partorito una bimba morta. I due genitori residenti a Capaccio Paestum distrutti dal dolore hanno deciso di presentare denuncia. Sulla vicenda indaga la Procura di Napoli competente per territorio perché la giovane mamma si era affidata ad una ginecologa con studio privato nella città dei Templi e che esercita la professione anche all’Ospedale del Mare di Napoli.

Proprio nell’ospedale partenopeo l’8 agosto arriva la futura mamma dove viene visitata da un altro medico il quale l’ha invitata a tornare dopo 48 ore in quanto fuori dai termini della gravidanza.

Ricoverata dopo due giorni la donna viene monitorata con tracciati continui e regolari. L’11 agosto il dramma, nel rilevare l’assenza dei battiti della piccola, la 23enne è stata immediatamente sottoposta ad ecografia e successivamente, in emergenza, a taglio cesareo, ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso della piccola. Un dolore profondo per la coppia, che ora però vuol vederci chiaro sulle reali cause della morte della bambina, al momento inspiegabili data la regolarità della gestazione e l’improvvisa complicazione di quello che doveva essere un lieto evento.

I due giovani genitori hanno presentato una prima denuncia al Commissariato di polizia di Ponticelli. Rientrati a casa, il papà si è rivolto anche alla Stazione dei carabinieri di Capaccio Scalo, dove, assistito dal legale di fiducia, l’avvocato Eraclite Mautone, è stato chiesto il sequestro della cartella clinica e della salma, al fine di appurare le cause del decesso. I genitori, sconvolti, attendono ora la nomina dei consulenti della Procura di Napoli, che indaga sull’accaduto, per effettuare gli accertamenti tecnici irripetibili, ovvero l’autopsia, al fine di accertare, o meno, eventuali responsabilità da parte di terzi.

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Il Mattino