Patto Natura, arriva l'«etichetta» ecosostenibile

L’iniziativa parte dalla Campania ma vuole espandersi su tutto il territorio nazionale

Patto Natura, Nicola Mastromartino
Portare la carne bovina di qualità sulle tavole delle famiglie italiane  attraverso una filiera corta, controllata e tracciata, che parte dall’allevamento e...

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Portare la carne bovina di qualità sulle tavole delle famiglie italiane  attraverso una filiera corta, controllata e tracciata, che parte dall’allevamento e arriva al punto vendita. Il tutto con la massima attenzione per la sostenibilità ambientale ed il benessere animale. Nasce con questi obiettivi il consorzio Patto Natura, un progetto che, per la prima volta, vede riuniti  in Campania allevatori, industriali e distribuzione con l’intento di promuovere e valorizzare il patrimonio zootecnico di una Regione, prima in Italia, per l’allevamento della marchigiana, in termini di  purezza della razza, estensione di allevamenti, biodiversità naturale dell’alimentazione.

Il consorzio è stato fortemente voluto da Nicola Mastromartino, amministratore delegato di Moderna 2020, impresa socia del Gruppo Végé e da Franco Balletta, amministratore delegato del Gruppo Balletta spa e presidente di Patto Natura. Alla presentazione ufficiale, che si è tenuta presso la sala convegni di Caffè Motta a Salerno, hanno partecipato, tra gli altri, Nicola De Leonardis, presidente di Federagripesca Campania e Ciro Iengo, ex sindaco di Ercolano.
 

«Attraverso un’etichettatura volontaria, - ha spiegato il direttore generale di Patto Natura Antonio Scialò - saranno garantiti la provenienza delle carni, ottenute esclusivamente da razze nate, allevate e macellate in Campania, ed il controllo del prodotto e del processo». Il consorzio, infatti, potrà fregiarsi di una certificazione autorevole, SQNZ, (sistema di qualità nazionale zootecnica) attraverso il rispetto di un disciplinare di produzione che coinvolge l’intera filiera. «Rispetto ad altri consorzi – ha sottolineato  Scialò - i nostri prodotti sono costituiti dal 100% di materie prime Patto Natura e possono essere commercializzati solo all’interno della rete consortile».
 

Un prodotto  etico e sostenibile, dunque, che  nasce dall’attenzione verso un’alimentazione e da  un uso responsabile del farmaco. L’iniziativa muove i suoi primi passi in Campania ma ha l’ambizioso obiettivo di espandersi su tutto il territorio nazionale condividendo i valori di tutela e sostegno della carne, della territorialità della produzione e della filiera corta. «Il comparto zootecnico è una risorsa preziosa per la nostra Regione e per l’intero Mezzogiorno. Innovazione, sostenibilità e dinamismo – conclude Scialò - sono le chiavi  per creare reali un’occasione di sviluppo dell’economia».

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Il Mattino